Aucelli: “Trento in crescita, Vicenza da battere. Serie C importante per i giovani”
Christian Aucelli, centrocampista del Trento, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento della formazione gialloblù reduce dal pari contro il Vicenza, attraverso i microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C':
Christian, venite da una bella partita e da un ottimo risultato. Siete stati capaci di fermare quella che sembrava una macchina da vittorie, il Vicenza. Ti chiedo subito di voltarti un attimo indietro e fare una piccola analisi dell’ultimo turno di campionato.
"Abbiamo fatto una grande e bella partita contro il Vicenza. Siamo un po’ amareggiati, tra virgolette, per non essere riusciti a segnare il gol della vittoria negli ultimi minuti, ma siamo comunque contentissimi del risultato. Loro sono una grandissima squadra, conosciamo tutti la loro forza, quindi siamo davvero molto soddisfatti".
Siete una realtà che sta crescendo e che dà la sensazione di poter recitare un ruolo interessante in questo campionato. Qual è il tuo giudizio su questo inizio di stagione e pensi che ci sia la possibilità di alzare l’asticella?
"Siamo una squadra giovane, ma secondo me stiamo facendo un buon campionato. Siamo stati forse un po’ sfortunati nei risultati, abbiamo pareggiato diverse partite, però l’importante è continuare così. Non dobbiamo porci obiettivi troppo rigidi, ma pensare partita dopo partita e cercare sempre di dare il massimo".
Chi è il tuo campione di riferimento nel ruolo di centrocampista?
"In questo momento il mio punto di riferimento è Pedri del Barcellona, un giocatore che mi piace davvero tanto. È un fuoriclasse".
Qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?
"Voglio migliorare rispetto all’anno scorso, crescere sotto tutti i punti di vista e aiutare la squadra e il Trento a fare sempre meglio".
Trento è ormai considerata una città dello sport. Da uomo di sport, cosa ti colpisce di questa realtà così organizzata e attenta alle discipline sportive?
"È bello vedere una città così organizzata e attenta allo sport. Ci tengono davvero tanto, hanno un’organizzazione di livello altissimo e vedere tanti ragazzi e bambini coinvolti è una cosa che fa piacere. Si percepisce che c’è un grande lavoro dietro e questo è molto bello".
Hai mai assistito a qualche evento sportivo a Trento al di fuori del calcio?
"In questo momento mi piace molto la pallacanestro, anche se devo ancora andare a vedere una partita di pallavolo. Appena avrò l’occasione lo farò volentieri, non vedo l’ora".
Torniamo al campionato: il Vicenza sembra confermarsi come squadra di riferimento. Cosa ti ha colpito di loro e la ritieni la squadra da battere?
"Sicuramente sì, è la squadra da battere. È prima in classifica e, se non sbaglio, prima di giocare con noi aveva ottenuto otto vittorie consecutive. Sono forti sia come gruppo che come singoli, quindi per me in questo momento sono loro la squadra da battere".
E il Brescia? Dopo la retrocessione e la fusione, pensi possa lottare quasi alla pari col Vicenza o è più da considerare in ottica playoff?
"È una grandissima società, lo sappiamo tutti. Secondo me a lungo andare se la possono giocare. C’è anche il Lecco che sta facendo bene, quindi penso ci siano due o tre squadre lì davanti che possono competere. Adesso è ancora presto per parlare di chi vincerà, ma al momento metto un gradino avanti il Vicenza rispetto a Brescia e Lecco".
Un’altra realtà interessante è il Cittadella, retrocesso dalla Serie B. Ti aspettavi un rilancio dopo le difficoltà iniziali?
"Sì, me lo aspettavo. Quando una squadra retrocede non è mai scontato ripartire subito forte, ma il Cittadella è una società solida, abituata alla Serie B, con giocatori e un allenatore validi. Secondo me si riprenderanno. La Serie C è un campionato tosto e non è mai semplice rimettersi in moto".
Nel vostro girone c’è anche l’Inter, che ha iniziato quest’anno il percorso in Serie C. Cosa pensi del loro progetto e, più in generale, delle seconde squadre?
"Per i giovani le seconde squadre sono molto importanti, possono essere un trampolino di lancio. L’Inter sta facendo bene, ha una squadra giovane ma con ragazzi interessanti. Secondo me queste esperienze servono tanto ai giovani per entrare nel mondo dei grandi, è un percorso che fa bene al calcio italiano".
E il tuo giudizio sull’Inter in particolare?
"Ha iniziato molto bene. È una squadra organizzata, con giovani di qualità. Hanno fatto bene, a parte l’ultimo risultato, ma l’inizio è stato assolutamente positivo".
Si parla molto del valore della Serie C, un campionato che oggi ha più visibilità anche grazie alle dirette televisive. Da protagonista, noti una crescita reale?
"Assolutamente. È il mio quarto anno in Serie C e ho visto una crescita importante, sia in termini di qualità che di attenzione mediatica. La maggiore visibilità fa bene al calcio italiano, anche perché ci sono piazze importanti e tifoserie appassionate che meritano questo spazio".
C’è qualcosa che ti ha colpito guardando altri gironi o realtà della Serie C?
"Quando giochi in grandi stadi, come quelli di Catania o Salerno, resti affascinato. Quelle piazze trasmettono emozione e ti fanno desiderare di misurarti in contesti del genere. Anche nel nostro girone comunque ci sono ambienti caldi come Brescia, Vicenza o Giammasso: quando lo stadio è pieno, si sente eccome".
Guardando alla prossima partita contro la Virtus Verona, cosa ti aspetti e dove credi che il Trento debba fare attenzione?
"Sarà una sfida difficile contro una squadra che gioca bene e ha buoni giocatori. Dovremo essere concentrati, non sbagliare l’approccio e cercare di dare continuità al nostro percorso di crescita".
Quel piccolo rammarico per non aver battuto il Vicenza può diventare uno stimolo in più?
"Sì, assolutamente. Deve darci ancora più motivazione e fiducia nei nostri mezzi".
Trento è ormai una città dello sport e anche il calcio sembra in rimonta. Si può dire che il progetto sia serio e in crescita?
"Ci vuole tempo, lavoro e tanta serietà, ma il Trento è una società che ha le idee chiare e vuole portare avanti questo percorso nel modo giusto. I risultati arriveranno col tempo".











