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Tutta colpa del VAR? No, ma basta cambi di rotta in corsa…

Tutta colpa del VAR? No, ma basta cambi di rotta in corsa…TUTTO mercato WEB
Oggi alle 06:00L'Angolo di Calcio2000
Fabrizio Ponciroli

Tornare all’epoca pre VAR è impossibile… Meglio chiarirlo subito. Chi continua a demonizzare l’utilizzo della tecnologia nel calcio non ricorda cosa accadesse prima dell’avvento del Video Assistant Referee. Abbiamo la memoria corta ma basta un veloce giro in rete per assistere a veri e propri orrori arbitrali nei tempi in cui nessuno dava una mano a quello con il fischietto. Non si può rinunciare al VAR, tuttavia, si deve migliorare una situazione che, oggettivamente, si sta sfuggendo di mano… Ogni domenica accade di tutto e, quasi sempre, per un utilizzo errato del VAR. Prima si ricorreva spesso alla stanza di Lissone, ora, su ordine dei piani alti, non lo si utilizza quando serve…
Il problema vero? Cambiare in corsa… Non è (quasi) mai una buona idea sostituire l’allenatore a stagione in corso, immaginate quanto possa essere deleterio farlo a livello di regolamenti. Giusto evitare “certi rigorini” ma a patto che non si arrivi a negarne di evidenti o a lasciare impunito chi prova a soggiogare le regole. Alla fine, ognuno pensa al proprio orticello. Prendersela con chi “cerca il penalty” o chi “esagera nel far vedere un contatto” è sbagliato. Alzi la mano chi, a livello personale, magari giocando tra amici, non ha mai accentuato un fallo per trarne vantaggio… Dai, bisogna essere oggettivi e onesti. In campo si fa di tutto per vincere, davvero di tutto…
Detto questo, c’è un “caso arbitri”. Ormai non si contano più le punizioni di Rocchi.

Di fatto, sono tantissimi i direttori di gara sospesi per aver arbitrato male. Forse sta proprio qui il vero limite: la nuova classe arbitrale non è ancora pronta. Stiamo assistendo ad un cambio generazionale anche a livello di arbitri e, di conseguenza, gli errori ci possono stare. Ecco, qui dovrebbe arrivare il prezioso aiuto del VAR che, invece, sta complicando la crescita dei nuovi fischietti, rendendoli sempre meno operativi e sempre più timorosi nel prendere le proprie decisioni.
Continuo a credere che, come avviene nell’NFL o nel basket, una “chiamata del VAR” a partita potrebbe rasserenare gli animi e offrire agli allenatori (e a i tifosi) una soluzione diversa. Così facendo, l’attenzione non sarebbe sempre e solo sull’arbitro ma potrebbe finire sull’allenatore “che non ha chiamato il VAR”. Insomma, vanno studiate dei modi per rendere il VAR il meno fallace possibile. Ecco, sarebbe una buona idea non stravolgere le regole in corso d’opera. Quella non è (quasi) mai una soluzione intelligente…
Al prossimo caso arbitrale/VAR. Chissà perché ma so che tornerò a parlarne presto!

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