L'unico imbattuto in campionato ha la panchina che scricchiola: il paradosso Juric
Ivan Juric è l'unico allenatore a non avere ancora conosciuto la sconfitta in campionato. Una sola nelle prime undici gare di questa stagione, cioè quella contro l'ingiocabile Paris Saint Germain: un quattro a zero che non ammetteva grandi risposte, con i primi nodi che venivano al pettine. Poi erano arrivate tre vittorie consecutive e il clima si era rasserenato, perché doveva essere data fiducia. Ora però la china è un po' differente, fra i pareggi che bloccano la crescita e soprattutto quello che sta succedendo in campo e fuori: litigi fra i giocatori contro lo Slavia Praga, le parole di Carnesecchi dopo l'ultima partita.
Dopo una critica generale, la risposta di Juric è sembrata piccata. "Marco ha sbagliato completamente: deve fare il professionista, parlare di meno e concentrarsi sul suo lavoro. Non credo sia lui quello indicato a parlare della situazione: è un bravissimo ragazzo, lavora, sta facendo bene, ma non era un discorso da fare. Tutti si fanno il culo, tutti i giorni, poi ci sono tante cose che impediscono di vincere. E se c’è qualcosa da dire, ci vediamo tutti i giorni al campo: vieni e dici quello che pensi”.
Excusatio non petita, accusatio manifesta, direbbero i latini. Non è dato sapere a chi fossero indirizzate le frasi del portiere ("Dobbiamo darci una svegliata") ma di certo quella di oggi contro il Milan incomincia a essere una spiaggia. Ieri poi è arrivata la correzione del tiro: "Tutto risolto? Assolutamente sì - ha spiegato Juric - sono molto soddisfatto di quello che sta facendo, poi è chiaro che le parole dette a caldo si possono prendere in un certo modo: come modo è stato sbagliato, per quanto non lo abbia detto con malizia, ma ora conta ripartire e fare bene".











