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Fiorentina, Scarnati: "Italiano il vero top player, fa gola a molti grandi club"

Fiorentina, Scarnati: "Italiano il vero top player, fa gola a molti grandi club"TUTTO mercato WEB
© foto di Chiara Biondini
lunedì 1 gennaio 2024, 09:08Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Sonia Anichini per firenzeviola.it

Donatella Scarnati è una grande conoscitrice di calcio e di sport in generale, forte della sua esperienza come giornalista RAI, prima donna a far parte degli inviati dello storico 90° Minuto di Paolo Valenti e inviata speciale al seguito della Nazionale Italiana per molti anni. Quale occasione migliore per Firenzeviola.it, nel giorno di capodanno, per fare un punto sui principali temi d'attualità in vista di un 2024 per cuori forti?

Ci tolga subito una curiosità. Noi fiorentini abbiamo scoperto la fede viola di Valenti solo alla sua morte, voi colleghi ne eravate a conoscenza?
“Sì, lo sapevamo, ma abbiamo sempre rispettato il suo volere. Erano altri tempi, i giornalisti cercavano di essere al di sopra delle parti ma ognuno ha la squadra del cuore, pure io sono stata tacciata di essere troppo severa con la mia. Valenti è stato soprattutto un grande maestro per noi che eravamo giovani e ci approcciavamo al giornalismo.”

Torniamo al calcio. Cosa ci ha detto l’ultima giornata del 2023?
“Che Inter e Juventus si contenderanno lo scudetto, cosa che si è vista da subito. I nerazzurri hanno un organico più ampio anche se quando ti mancano calciatori come Lautaro non è facile sostituirlo.

La Juventus ha dalla sua il fatto di non giocare le coppe europee. La sorprende maggiormente il Napoli all’ottavo posto o il Bologna al quinto?
“Mi sorprendono entrambe anche se sappiamo che un cambio radicale come la partenza di Spalletti ha fatto saltare alcuni equilibri. Il Napoli veniva da una stagione esaltante ma era ovvio che Garcia volesse una sua squadra, volesse rinnovare e poi ci sono alcuni calciatori che sembrano in difficoltà e con tutte queste incertezze la stella non brilla più. Per il Bologna, tanto di cappello perché è una squadra, una realtà che ti riconcilia con il calcio.”

Arriviamo allora alla Fiorentina.
“La Fiorentina ha un grande allenatore, cosa che ripeto sempre quando si parla dei viola. Per i giovani allenatori ci vuole tempo e pazienza ma lui ha dimostrato di saperci fare, fa un gioco offensivo e riesce a fare risultati incredibili mandando in gol non solo gli attaccanti. Proprio per questo le grandi società mettono gli occhi sul suo operato. Vedere squadre come la Fiorentina e il Bologna che contendono postazioni di classifica importanti, per esempio al Milan, è molto interessante.”

Lei ha seguito per molti anni la Nazionale Italiana. Ha qualche aneddoto legato ai viola, pochi purtroppo, che sono stati in azzurro?
“Ricordo tutti coloro che sono diventati campioni del mondo del 2006 per la situazione difficile, calciopoli, con la quale siamo partiti per la Germania. Anche lì fu determinate Lippi e l’alchimia che aveva creato col suo gruppo. Mi ricordo però un’intervista che venni a fare a Bobo Vieri quando era alla Fiorentina e lo dovetti aspettare perché mi dissero che arrivava in treno da Prato. Lui ci raccontò tutto il suo viaggio, come un normale pendolare, e ci fece ridere molto.”

Parlando ancora di azzurri, di recente è tornato a giocare per l’Italia Giacomo Bonaventura. Cosa pensa di questo “ragazzo”?
“Ben vengano calciatori come lui. È uno che fa la differenza, un fuoriclasse. È un talento innato ed ha il cuore legato alla Nazionale proprio per la sua età perché avere in gruppo un calciatore, un uomo come lui è un grande esempio per i più giovani.”

Ho letto che ama il numero 10, che abbina alla fantasia. Anche a Firenze è un numero magico che evoca grandi campioni...
“L’ho sempre sostenuto ma non lo vedo solo nel calcio, per me il 10 è l’eccellenza anche in altri sport come il tennis o lo sci visto che ho amato i gesti tecnici di Panatta e Thoni. Nel calcio forse non esiste più il 10 di una volta, il gioco è più fisico ma chi ha talento viene sempre fuori. Un 10 che ho nel cuore, e col quale sono in rapporti proprio dai tempi della Fiorentina, è Roberto Baggio. Oggi è più complicato avvicinare i giocatori e di conseguenza instaurare certi legami. Con Baggio ho fatto, col TG1, un viaggio in Laos e si è creata una grande amicizia che dura ancora.”

Lei ha dichiarato di tenere un diario da quando era piccola. Cosa vorrebbe scriverci a chiusura di questo anno?
“È stato ed è un anno pesante visto quello che succede nel mondo e vorrei scrivere la parola fine, ma credo che, purtroppo, sia ancora lontana. Vorrei serenità e rispetto per tutti, cosa che ormai non si trova più nemmeno nel quotidiano. Per il 2024, e sportivamente parlando, desidererei uno splendido Europeo per Spalletti e tante gioie dalle prossime Olimpiadi.”

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