Casarin: "Una volta anche mia moglie ha iniziato a insultarmi dagli spalti"

Paolo Casarin, oggi intervistato da La Repubblica, ha svelato tanti aneddoti relativi alla propria carriera: "Diressi un’amichevole della Juventus a Mantova, e la gente cominciò a gridarmi “scemo!”. In tribuna c’era anche mia moglie Francesca, e io avevo paura che la riconoscessero. Alla fine, andai da lei e le chiesi se qualcuno le avesse dato fastidio. Lei mi rispose: “Ma no, figurati, per mimetizzarmi mi sono messa a darti dello scemo pure io!”", ha concluso l'ex fischietto nel corso della chiacchierata.
Casarin, c’è una voce da ricordare tra le molte? Un suono?
"Beppe Furino che grida “cuore!” ai compagni durante un Roma-Juve, per tenere unita la squadra in un momento difficile. Quell’omino con la fascia nera di capitano e le gambe più lunghe di quanto la sua statura lasciasse supporre, nelle mie orecchie ancora risuona. È questo il calcio che ho amato e che amo".
Interrogato sull'introduzione del VAR, l'ex arbitro ha affermato che a un certo punto tutto il mondo rivedeva le azioni in tempo reale alla moviola, a eccezione dell'arbitro, e che non si poteva continuare così. Ha tuttavia sottolineato che sarà sempre l'umanità a "reggere la baracca", e non la tecnologia, e che ciò che conta è parlarsi, capirsi e rispettarsi.
