De Siervo: "I miei figli mi prendono in giro con i meme sulla pirateria"
Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio:
"Tutti noi vorremmo pagare meno. Purtroppo il calcio italiano, che pur interessa 31 milioni di persone, in realtà ha un difetto gigantesco - mi prendono tutti in giro su questo, compresi i miei figli, con i meme sulla pirateria - ma ci tengo a sottolineare che dei soldi investiti da ogni persona per un abbonamento per vedere il calcio la Lega non trattiene nulla: sono soldi che vanno direttamente nelle casse delle squadre. Servono ai club per pagare i giocatori. Perché oggi non possiamo più permetterci il calcio romantico a cui tutti facciamo riferimento? Perché quel modello aveva costi diversi, un calciatore di allora aveva uno stipendio paragonabile a un buon dirigente di azienda, oggi i nostri calciatori guadagnano svariati milioni di euro e quindi sono dieci volte lo stipendio di un grande manager internazionale. Tutto è fatto per sostenere quella rigidità di costi fissi che le squadre sono costrette a giocare in un contesto che le possa remunerare.
La pirateria ha dimostrato che se noi abbiamo due milioni di appassionati che pagano un abbonamento regolare, ce ne sono altrettanti che invece usano il pezzotto, l'IPTV irregolare e questo è il vero vulnus di questo momento storico. Noi dobbiamo riuscire a spiegarlo ai nostri figli, ai nostri amici, uno per uno. Se avremo più persone che consumano calcio, avremo più ricavi che sono quelli che determinano se il nostro club può giocare e avere il budget per comprare uno o due giocatori in più, se può sviluppare il vivaio. Che cosa succede in un club? Se lei fosse l'amministratore delegato di un club cosa farebbe? Il suo conto economico deriverebbe dai suoi incassi: stadio, il merchandising e i ricavi tv. Nel momento in cui lei ha meno soldi la cosa a cui non può rinunciare è quella di pagare la parte sportiva. Tutti i soldi che lei ha li mette a disposizione della parte sportiva che assorbe la grande maggioranza. Cosa taglierebbe? Il calcio giovanile, il calcio femminile, le strutture ed è questo il vero vulnus del nostro mondo
Noi non ci rendiamo conto che la prima causa della mancanza di capacità di investimento, tanto più oggi dove ci sono proprietà internazionali che hanno nello sviluppo di queste proprietà collegate uno dei propri credo, è proprio questo. Quindi la riconquista di un pubblico pagante non è la voglia di arricchirsi, nessuno si arricchisce col calcio, anzi come sapete spesso gli imprenditori entrano nel calcio con certe idee e poi ne escono più poveri di prima. Quindi non è per quello, dobbiamo dire grazie ai nostri presidenti. Le persone non hanno capito che l'Italia è il primo Paese per atti di pirateria in Europa... ma è anche il primo per lotta alla pirateria! Se noi non riusciremo a contenere questo fenomeno rischieremo, e lo ripeto, di fare la fine della Francia. Quello che sta succedendo lì farà in modo che il calcio diventi marginale nei prossimi 5 anni, non considerando di Parigi, che ha alle spalle il Qatar, o di chi ha la seconda squadra di Parigi o forse l'Olympique che riuscirà insieme al Monaco a resistere. Il resto del sistema diventerà irrilevante. Se noi non vogliamo fare la stessa fine dobbiamo proteggere quel prodotto".











