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Galante e l'aneddoto su Ronaldo: "A Madrid aveva i dolcetti sul comodino, poi in campo..."

Galante e l'aneddoto su Ronaldo: "A Madrid aveva i dolcetti sul comodino, poi in campo..."TUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:08Serie A
di Niccolò Righi

Tanti ricordi e aneddoti, quelli raccontati a La Gazzetta dello Sport da Fabio Galante, iniziando dal rapporto con Spalletti: "Era il veterano della squadra, mi ha fatto da fratello maggiore. Mi ha insegnato tutto. Ho dormito a lungo a casa sua, a Sovigliana, da sua mamma Ilva. A Lucio voglio bene. È un allenatore straordinario e una persona speciale e generosissima".

L'esperienza al Genoa: "Sono a tutt’oggi il calciatore più pagato di sempre della Serie C. Spinelli sborsò oltre tre miliardi di lire, poi mi rivendette all’Inter per il triplo più Centofanti. Con “Sciù Aldo” ho sempre avuto un rapporto speciale, siamo stati insieme nove anni, tre a Genova e sei a Livorno. A lui ho imposto Alino Diamanti, lo portai dalla C2 alla A. Mi disse: “Belin Fabio, ma questo va in discoteca?” E io: “Vero pres, ma pensi a cosa potrebbe fare se non ci andasse”. Così lo prese. Sono stato per Diamanti quello che Spalletti è stato per me".

Infine, il ricordo sul periodo all'Inter: "Anni bellissimi, uno squadrone con un allenatore unico, Gigi Simoni. Nel 1998 a Parigi vincemmo la Coppa Uefa, il primo trofeo dell’era Moratti. Ho avuto il privilegio di giocare con il più forte di tutti, il Fenomeno. A Mosca, con lo Spartak in Coppa, fece un gol ballando sul ghiaccio, se lo inventò dal nulla. E noi dicemmo: funzionano i nostri schemi, vero Ronie? Era goloso di tutto, di cibo e di vita. Una volta andai a trovarlo a Madrid, in ritiro, sul comodino accanto al letto aveva decine di cioccolatini, pasticcini, dolcetti. Gli faccio: Ronie, ma stasera devi giocare… E lui, con la bocca piena: massì… Quella sera segnò una doppietta".

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