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Genoa, A-Cap non molla: "Sucu deve farsi da parte. Zangrillo va reintegrato"

Genoa, A-Cap non molla: "Sucu deve farsi da parte. Zangrillo va reintegrato"TUTTO mercato WEB
ieri alle 23:40Serie A
Ivan Cardia

A-Cap non molla e lancia il guanto di sfida a Dan Sucu. Il fondo statunitense, creditore di 777 Partners e che ha sempre contestato l’aumento di capitale che ha consentito all’imprenditore romeno di rilevare il Genoa - per fine febbraio è atteso un responso giudiziario - ha diramato un lunghissimo comunicato, il cui testo segue, contro l’attuale gestione del Grifone.

Il comunicato stampa di A-Cap: “Care azioniste e cari azionisti, sostenitrici e sostenitori del Genoa CFC, Come rappresentante del socio di questo storico Club, il più antico d’Italia, ritengo necessario illustrare la posizione di A-CAP, ossia l’investitore statunitense cui fa capo la società che rappresento, e che è un soggetto del tutto distinto dal gruppo 777 che in passato esercitava il controllo sul GENOA CFC. Ci troviamo di fronte a una crisi che richiede un’azione immediata e decisiva. L’attuale dirigenza ha danneggiato il nostro Club e ipotecato il suo futuro. Le scarse prestazioni del Club, sia in campo che fuori, unitamente alla complessa situazione patrimoniale e finanziaria, rendono necessario un immediato cambiamento di gestione. In particolare, è fondamentale individuare un nuovo Amministratore Delegato (CEO) e un nuovo Direttore Finanziario (CFO).

La complessa situazione finanziaria è innegabile
I numeri parlano chiaro: il Genoa CFC opera oggi con passività pari a 2,5 volte i ricavi di esercizio e quando, durante l’ultima assemblea dei soci, sono stati richiesti chiarimenti sulle criticità contabili emerse, afferenti anche alla valutazione della continuità aziendale, il management non ha fornito spiegazioni soddisfacenti.

La totale assenza di visione. Forse l’aspetto più preoccupante è l’incapacità del management di trasformare il supporto esterno in un cambiamento concreto. A-CAP è un investitore statunitense che gestisce circa 17 Miliardi di Dollari, con un importante posizione finanziaria attiva, che ha sempre fornito un sostegno finanziario costante al Genoa CFC, sia in via diretta sia indiretta. Ancora nel giugno 2025, A-CAP ha ribadito l’impegno a supportare finanziariamente il Club (quello stesso impegno che aveva sottoscritto a novembre 2024, a sostegno della continuità aziendale del Club) qualora ne fosse stato ripristinato l’esercizio del controllo. Si tratta di un partner determinato a investire nel successo del Genoa. Cosa ha offerto in cambio l’attuale management? Una completa assenza di visione. Nessun adeguato piano strategico. Nessuna tabella di marcia per il risanamento. Al contrario, hanno sistematicamente venduto i nostri giovani talenti a fronte dei debiti generati dalla loro stessa cattiva gestione, erodendo le fondamenta stesse del nostro futuro. Questa non è amministrazione responsabile.



La rimozione di Zangrillo: sintomo di una disfunzionalità profonda.
La rimozione del Prof. Alberto Zangrillo dal consiglio di amministrazione incarna tutto ciò che non va nell’attuale dirigenza. Il Prof. Zangrillo è stato un consigliere leale e integerrimo, che ha avuto il coraggio di mettere in discussione lo status quo e pretendere trasparenza e responsabilità. La sua rimozione non ha nulla a che vedere con una “violazione del rapporto fiduciario”: è stata un’operazione per mettere a tacere il dissenso ed eliminare una voce che i tifosi rispettano e in cui credono. La scelta di allontanarlo svela la vera natura dell’attuale dirigenza: preferiscono eliminare i critici invece di affrontare le critiche. Scelgono di “eliminare il messaggero” piuttosto che correggere il messaggio. L’estromissione del Prof. Zangrillo non è solo un’ingiustizia verso un consigliere devoto al Genoa CFC, ma un tradimento nei confronti di ogni tifoso che attribuisce valore all’integrità e alla competenza.



Il disastro in campo rispecchia la critica situazione fuori dal campo. La nostra posizione in fondo alla classifica (certamente non rispettosa della storia genoana) non è frutto del caso: è la conseguenza inevitabile di una leadership senza visione. Se si ipoteca il futuro vendendo i propri talenti, se non si investe nel domani, se si crea un’instabilità finanziaria che permea ogni aspetto dell’organizzazione, il fallimento sportivo segue con la stessa certezza con cui la notte segue il giorno.



Ora è il momento di cambiare. Il Genoa CFC si trova a un bivio in cui l’inazione porterebbe a danno certo. Non possiamo permetterci un altro giorno, un’altra partita, un altro trimestre finanziario sotto questa leadership. L’unica via da seguire deve includere:
1. L’immediata individuazione di un nuovo CEO e di un nuovo CFO, essendo la gestione finora in corso la causa della situazione in cui versa il Club.
2. Un rinnovamento completo del management, con l’ingresso di leader competenti e dotati di visione.
3. Una rendicontazione contabile e finanziaria trasparente, con piena disclosure della situazione attuale e degli impegni futuri.
4. Un piano strategico complessivo che dettagli il ritorno alla stabilità finanziaria e all’eccellenza sportiva.
5. Il ripristino di una governance adeguata, incluso il reintegro di figure qualificate e indipendenti come il Prof. Zangrillo.

La scelta è chiara
Possiamo continuare su questa traiettoria di declino, oppure possiamo pretendere il cambiamento che il Genoa CFC merita. Non si tratta di personalismi o di politica interna: è una questione di sopravvivenza e di rinascita di un Club che merita molto di più. I tifosi meritano di più. La storia del Club esige di più. I nostri partner finanziari chiedono di più. Il momento del cambiamento è adesso. Questa leadership deve farsi da parte. Il futuro del Genoa dipende da questo”.

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