Inter, riunioni segrete nel 2022/23. Mkhitaryan: "Ecco perché". E gag sulla parata della 2ª stella

L'Inter, ad un certo punto della stagione 2022-23, faceva delle riunioni segrete in spogliatoio in vista della finale di Champions League di Istanbul contro il City. "Eravamo solo noi giocatori. Era un periodo dove in campionato facevamo male e in Champions facevamo benissimo, dopo aver vinto anche la Coppa Italia. Non so cosa sia successo, perché in Champions volavamo, quindi ad un certo punto facciamo queste riunioni per chiederci perché stiamo perdendo in campionato. 'Siamo una squadra forte'". Lo ha raccontato Henrik Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, a margine della presentazione della sua biografia “La mia vita sempre al centro”, presso la libreria Mondadori in Piazza Duomo a Milano.
"Facciamo la riunione, faccia a faccia - ha proseguito il giocatore nerazzurro -, per essere chiari e capire dove fosse il problema. Perché bisogna affrontarlo, non devi scappare. Quindi abbiamo cercato quale fosse e dove fosse, per fare meglio, e alla fine facciamo proprio bene. Queste cose ti riuniscono. Poi non posso dire i dettagli, dico solo l'episodio".
In un altro passaggio invece Mkhitaryan ha raccontato il momento in cui la squadra nerazzurra si è riunita per calcolare quanti punti mancassero per lo Scudetto della seconda stella: "Se potessimo arrivare in un certo modo per giocare quella partita decisiva contro il Milan, perché lo sapevamo, c'erano ancora due mesi da giocare e noi eravamo avanti. Alla fine c'era la differenza di 15-16 punti, abbiamo pareggiato contro il Cagliari a casa ed è arrivato il momento che tutti sognavamo. La partita contro il Milan, a casa loro, la partita scudetto".
La reazione al triplice fischio della vittoria sul Milan per 2-1, i festeggiamenti per il 20esimo scudetto: "Siamo stati contenti, felicissimi. Vincere in casa loro, contro il Milan, è stata la seconda stella. Dopo c'è stata la parata nella partita successiva contro il Torino, fino al Duomo. Uscendo da San Siro dopo un'ora, eravamo ancora a 100 metri dallo stadio. Non andavamo avanti, non facevamo più di così (ride, ndr). Ma alla fine siamo arrivati".
