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Caravello: “Nel girone C sarà battaglia fino alla fine, Benevento costruito meglio di tutti”

Caravello: “Nel girone C sarà battaglia fino alla fine, Benevento costruito meglio di tutti”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:04Serie C
Daniel Uccellieri
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TMW Radio / A Tutta C
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Ospite di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Danilo Caravello, procuratore sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento del campionato di Lega Pro:

Partiamo dal weekend appena trascorso. In vetta, le grandi non hanno deluso: nel girone C vittorie per Salernitana, Benevento e Catania, ma anche negli altri gironi le squadre di vertice hanno rispettato i pronostici.
"Sì, diciamo che con il passare delle giornate i valori iniziano a emergere. Il mercato estivo si è chiuso da un po’ e le squadre hanno trovato una loro quadratura. Nei gironi A e B si è capito che la lotta è aperta a tre, massimo quattro squadre, mentre nel girone C i tre grandi club - Salernitana, Benevento e Catania - stanno marciando a buon ritmo, ma è un girone molto più difficile ed equilibrato. Ci sono formazioni come Casarano, Crotone, Trapani, Casertana, Cosenza che possono togliere punti a chiunque, e in parte lo hanno già fatto. È un girone molto combattuto e forse anche più bello".

Parliamo della Salernitana: ha reagito bene dopo la doppia retrocessione e la piazza si aspetta una pronta risalita. Secondo lei la squadra riuscirà a reggere la pressione e restare al vertice fino alla fine?
"Condurre un campionato al vertice dalla prima all’ultima giornata non è mai semplice, meno che mai nel girone C, dove ci sono piazze e proprietà importanti come Catania e Benevento. La Salernitana è una squadra costruita bene da mister Raffaele, dal direttore Faggiano e dalla società: è una squadra quadrata, di categoria, con grande voglia di riportare il club dove merita. Capisco che, dopo due retrocessioni e tante contestazioni, la piazza non viva momenti semplici, ma oggi più che mai deve stare vicina alla squadra. Vincere non è mai facile, specialmente in questo girone.
Pensare che la Salernitana possa sempre vincere è bello, ma non realistico: ci saranno momenti difficili. Già le prossime due giornate possono cambiare tutto. È un girone in cui puoi perdere punti con chiunque, anche contro le Under 23 come l’Atalanta, che ha giocatori destinati a fare Serie A e B nei prossimi anni.
La Salernitana deve avere l’obiettivo della promozione, ma la piazza deve abbassare le pressioni, unirsi alla squadra e lottare fino alla fine".

Spesso però il girone di ritorno cambia completamente la classifica.
Assolutamente sì. Il girone di ritorno non è mai come quello d’andata: i punti pesano di più e c’è di mezzo il mercato, che può cambiare tanto. Parliamo di tre società - Salernitana, Benevento e Catania - che, se si troveranno lì a giocarsi la B, potranno fare altri investimenti.
Ma i campionati si vincono a marzo-aprile: oggi si costruisce la base, ma chi arriva meglio in primavera di solito fa lo sprint decisivo. A meno che non si domini dall’inizio alla fine, come accaduto con il Catanzaro o con la Juve Stabia. Quest’anno però ci sono più pretendenti vere: sarà un campionato bellissimo".

Restando sul girone C: chi si è mosso meglio sul mercato estivo? E quali squadre potrebbero intervenire a gennaio?
"Per costruzione della rosa e completezza direi il Benevento. Ha due giocatori per ruolo e un attacco incredibile: nell’ultima partita ha fatto tre cambi nel tridente togliendo Manconi, Salvemini e Lamesta, inserendo Tumminello, Mignani e Della Morte. Catania e Salernitana si sono mosse bene anche loro, nonostante qualche difficoltà nelle trattative in entrata e uscita. Forse manca qualcosina per renderle perfette, ma saranno protagoniste".

Ha citato Tuminello, oggi al Benevento, un giocatore gestito dalla sua agenzia. In estate sembrava destinato al Brescia, poi è arrivato il sorpasso dei giallorossi negli ultimi giorni di mercato.
"Esatto. Tuminello è stato una delle “telenovele” dell’estate in Serie C. Il Benevento lo ha sempre voluto, ma per vari motivi l’operazione era slittata. Negli ultimi tre giorni, quando sembrava dovesse restare a Crotone e il Brescia aveva fatto un’offerta importante, il Benevento è intervenuto con una proposta superiore, chiudendo la trattativa nell’ultimo giorno di mercato. Un’operazione difficilissima, ma portata a termine con decisione".

Stasera c’è Italia-Israele. In passato molti giocatori della Nazionale provenivano dai campionati minori, mentre oggi sembra che quel percorso si sia un po’ perso. L’introduzione delle squadre Under 23 ha cambiato qualcosa?
"Sul tema delle Under 23 io sono favorevole, anche se capisco chi teme la perdita del campanilismo. La Juventus ha dimostrato che funziona: tanti giovani sono arrivati in prima squadra o sono stati venduti bene. Lo stesso vale per l’Atalanta, e anche il Milan - nonostante la retrocessione - ha già portato in Serie A ragazzi come Camarda e Bartesaghi. È un campionato formativo, e in Italia siamo indietro di 10-15 anni rispetto ad altri paesi come la Spagna. È un progetto positivo. Invece toglierei le regole del minutaggio e le valorizzazioni: un giovane bravo deve giocare perché è bravo, non per obbligo di regolamento. Bisogna cambiare mentalità. E poi serve riformare anche il sistema dei trasferimenti interni: oggi una squadra di C o B che compra in Italia deve garantire con fideiussioni, mentre se acquista dall’estero no. È un’anomalia che penalizza il nostro mercato. Infine, serve un cambio di rotta generale. Non possiamo permetterci di mancare ancora un Mondiale. Tre anni fa la nostra Under 20 ha preso un cappotto dagli Stati Uniti, non dal Brasile. È il segno che il sistema va ripensato da cima a fondo".

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