Piccinini: "La finale di Champions tra Juve e Milan il momento più stressante della mia carriera"
Intervistato da gazzetta.it, il noto telecronista Sandro Piccinini ha parlato così della sua carriera, raccontando anche il momento più duro: “Milan-Juve finale di Champions del 2003, in diretta su Canale 5, la tv di Berlusconi presidente del Milan. Venti milioni di persone all’ascolto, una pressione fortissima. Dovevo stare attento ai toni, un decibel o una parola in più o in meno mi avrebbe attirato le ire dei tifosi juventini. Andò bene, ma ebbi il mal di testa per cinque giorni. Per fortuna avevo 45 anni ed ero strutturato, a 30 non avrei retto quell’urto. Comunque, Berlusconi non mi ha mai chiamato per indirizzare una telecronaca o una trasmissione”.
Interrogato sul motivo per cui Berlusconi lo telefonasse, il giornalista ha spiegato che l'ex presidente era estremamente "attento al prodotto" televisivo. Ha riportato due aneddoti per illustrare questa cura maniacale per i dettagli:
Una sera, Berlusconi lo contattò all’intervallo di un Real-Barcellona. Dopo averlo elogiato per la sua voce e competenza, lo rimproverò bonariamente per aver elencato gli infortunati del Real all’inizio, suggerendogli di non elencare "i motivi per cui non devo guardare la partita, ma quelli per cui la devo vedere".
Un'altra sera, dopo un TG sportivo in studio, Berlusconi gli chiese se indossasse camicie a maniche corte sotto la giacca. Alla risposta negativa, gli raccomandò: "la prossima volta si assicuri che le maniche della camicia spuntino per un centimetro fuori dalla giacca".











