Roma-Sancho, un matrimonio che potrebbe nascere… per mancanza di alternative

Il futuro di Jadon Sancho è ancora tutto da scrivere. Nella giornata di ieri, la Roma ha atteso una risposta definitiva del calciatore inglese alla propria offerta di un quinquennale da 4,5 milioni di euro a stagione. Sancho, però, ha preferito prendersi ulteriore tempo prima di decidere, lasciando trapelare più di un dubbio legato soprattutto all’aspetto economico: la proposta giallorossa viene infatti considerata troppo bassa rispetto ai 15 milioni lordi percepiti al Manchester United.
Appena un mese fa, in casa Roma successe una cosa molto simile: dopo settimane di trattative, Richard Rios non parve convinto del progetto esposto da Frederic Massara. A quel punto, quindi, il direttore sportivo decise di sospendere le discussioni e virare su altri obiettivi, lanciando un segnale forte: la Roma acquisterà solo calciatori entusiasti di vestire la maglia giallorossa.
Un diktat che, però, non sembra valere per Sancho. Nonostante una brusca frenata, l’affare non è mai stato realmente interrotto, con la Roma che ha deciso comunque di insistere per regalare l’ex Borussia Dortmund a Gian Piero Gasperini.
Mancanza di coerenza? Forse, ma a differenza di Rios adesso il tempo stringe e il club giallorosso non può permettersi di buttare nuovamente settimane di lavoro. Il motivo del perseverare per il classe 2000, infatti, nasce proprio dal fatto che la Roma al momento non ha in pugno altre alternative per il ruolo di trequartista sinistro. D’altro canto, anche Sancho - che resta il preferito di Gasperini - non può vantare molte altre proposte: con Juventus e Borussia Dortmund sullo sfondo, su di lui ci sarebbe solo il Besiktas, il quale non ha ancora presentato un’offerta ufficiale. In assenza di un incremento dell’ingaggio proposto, quindi, la scarsità di opzioni sia per la Roma che per Sancho potrebbe essere la chiave giusta per arrivare alla stretta di mano. E, in questo contesto, anche il tempo potrebbe assumere un ruolo fondamentale.
