Salernitana, tifo da serie A: coreografia e 14mila spettatori. Società, a gennaio 3-4 rinforzi top
La Salernitana vince per 2-1 contro la Casertana, si regala il quarto derby su quattro dopo quelli contro Sorrento, Giugliano e Cavese e torna in vetta alla classifica con ben 25 punti, frutto di 8 vittorie in 11 giornate. Una delle partenze migliori della storia granata. Contro un avversario che ha cercato di spezzettare il gioco e di innervosire i calciatori di casa e con una gestione dei cartellini non convincente da parte dell'arbitro, la Bersagliera ha disputato una prima frazione poco brillante pur sprecando, in avvio, l'occasione per portarsi in vantaggio. Nella ripresa, spinta dal pubblico, la squadra di Raffaele l'ha sbloccata con la prima rete stagionale di Liguori (sesto assist per Villa, record personale) e con il colpo di testa vincente di un Golemic finalmente convincente e determinante con alcune chiusure difensive. Proprio quando il match sembrava senza storia e indirizzato a favore dei granata, ecco la solita amnesia della retroguardia che ha consentito a Bacchetti di riaprire la contesa, pur con un finale senza grossi brividi e con un paio di chance per calare il tris. Al di là di una prova altalenante e di qualche calciatore che continua a non convincere (Ubani a destra soffre, Ferraris trequartista perde molto del suo potenziale, Coppolaro è entrato maluccio e Capomaggio ha rimediato l'ennesimo giallo e salterà la trasferta di Latina), la Salernitana sta comunque garantendo un rendimento superiore alle effettive potenzialità della rosa. E domenica prossima, approfittando dello scontro in campo esterno del Catania proprio sul campo della Casertana, i campani sperano di allungare sulla seconda per preparare al meglio il big match col Crotone del 10 novembre, in uno stadio che sarà ancora una volta gremito.
Proprio sui tifosi vogliamo aprire una parentesi. Anzitutto i numeri: 13500 spettatori tra paganti e abbonati, una media di 12mila persone a partita e 1400 sostenitori che si preparano a partire alla volta di Latina. Dati che reggono il confronto con quasi tutti gli stadi della B e con realtà di A come Cremona, Pisa, Cagliari, Sassuolo e Parma. Sta facendo il giro del web a livello europeo la coreografia inscenata dagli ultras e che ha accolto l'ingresso in campo delle due squadre. Dai Pink Floyd (Salernitana-Inter, settembre 2023) ad Adriano Celentano, con il celebre brano degli anni Settanta intitolato "Prisencolinensianainciusol", il logo dei Rolling Stones e la locandina a spiegare il senso della scelta: "Simbolo di ribellione e libertà, in un mondo che parla tanto e che non sa ascoltare. Ma la verità è che non servono parole: c'è solo Salerno". Quella di ieri si aggiunge ad una lunga collezione di capolavori che hanno meritato i complimenti di tifoserie storicamente rivali e che ieri, sui social, hanno applaudito chi, dopo due retrocessioni di fila e il passaggio dalla A alla Lega Pro, continua a sostenere incondizionatamente la squadra del cuore accantonando la pur legittima contestazione all'indirizzo di una proprietà chiamata ora a rispondere con i fatti dopo una serie di sessioni di mercato al risparmio e tantissime promesse non mantenute.
Proprio per questo è lecito ribadire che il duo Iervolino-Milan non ha scuse. La scorsa estate il direttore sportivo Daniele Faggiano ha dovuto lavorare tra mille difficoltà, con budget irrisorio e l'obbligo di cedere prima di acquistare. A gennaio, come detto, bisognerà allargare i cordoni della borsa e intervenire concretamente per colmare il gap tecnico con Catania e Benevento e per consegnare a mister Raffaele un organico anche numericamente più pronto per ambire al salto diretto di categoria. Il ds, in merito, è stato chiaro: "Gennaio è ancora lontano, per ora dobbiamo sostenere questi calciatori che meritano rispetto perchè sono primi in classifica e lottano con voglia di ripagare l'affetto della gente. Io parlo tutti i giorni con la società, dico sempre quello che penso e questo mi fa sentire sereno. Valuto ogni cosa, non solo nei 90 minuti della domenica ma anche nei singoli allenamenti". E intanto, a Latina, situazione d'emergenza, con appena tre centrocampisti a disposizione (tra cui Knezovic, Primavera del Sassuolo alla prima esperienza tra i professionisti), con Cabianca in dubbio e Inglese ancora alle prese con un problema al ginocchio sinistro.











