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Italdonne, Bonansea: "Se sarò al Mondiale non dipende da me. Ma mi sto lavorando tanto"

Italdonne, Bonansea: "Se sarò al Mondiale non dipende da me. Ma mi sto lavorando tanto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Claudia Marrone
Oggi alle 15:21Calcio femminile
Claudia Marrone
fonte Dal nostro inviato a Coverciano Tommaso Maschio

A tre mesi dall'esaltante Europeo vissuto, si ritrova l'Italia Femminile, in vista della doppia amichevole con Giappone (venerdì 24) e Brasile (martedì 28 ottobre). A parlare alla stampa presente, per il nuovo cammino, è Barbara Bonansea: "È passato del tempo dall'ultima gara giocata, ma in realtà è come se non fossimo mai andate via, c'è sempre una bella energia e un bel clima tra di noi. Siamo tante, ma ci troviamo bene e si respira una bella aria"

Cosa vi portate dietro dall'Europeo?
"È stata un'esperienza che ci ha fatto crescere, ci ha insegnato a essere concentrate fino all'ultimo secondo, che allora ha pesato, ma credo sia stato un Europeo bellissimo, un'esperienza non indifferente. E non manca la voglia di rifarsi, dopo i tanti ricordi belli che ci portiamo dietro: in sala relax era bello ritrovarsi, c'erano tanti gruppi, e anche un muro dove tutte potevamo scrivere e mettere le nostre foto. Era una nostra stanza".

Che effetto ti fa ritrovare Sara Gama in Nazionale, ma sotto un'altra veste?
"Ne parlavamo ieri, quando l'abbiamo vista qui a Coverciano vestita come noi, ci faceva strano rivederla con noi. Ma è stato bello, è una presenza che dà veramente tanto, anche da calciatrice riusciva sempre a tenere altissima l'attenzione, e son certa che saprà farlo anche adesso nel ruolo di Capo Delegazione. Ci darà quel qualcosa in più per migliorare ancora, e farà anche molto per il calcio femminile. Non credo proprio si fermerà solo alla Nazionale".

Due amichevoli che proiettano chiaramente al Mondiale: sei orgogliosa del fatto che adesso si sceglie l'Italia per gare di questo tenore?
"Direi più che altro che è giusto, anche se sono fiera di questo, perché adesso anche al di fuori vedono quello che noi già vedevamo, ovvero che siamo una squadra forte che può giocarsela con chiunque. Son felice sia viste come forti e temibili, e sicuramente queste due amichevoli saranno un bel banco di prova in vista del prossimo obiettivo che è il Mondiale: io vivo molto giorno per giorno, ma chiaramente stiamo facendo un percorso di avvicinamento alla competizione, e le amichevoli te lo rimandano un po' in testa. Vedremo quindi a che livello siamo e cosa si può migliorare, per qualificarsi".

Tu ci sarai al Mondiale?
"Non lo decido io, ma mi alleno bene per dare il massimo. Poi il Ct sceglierà chi sarà in grado di dimostrare il gioco che vuole e dare il massimo in quel momento. Ovviamente ci spero, farò del mio meglio come faccio sempre".

Una nota extra, alla nuova Champions: apprezzi il formato?
"Sì, perché intanto si giocano sei gare con sei squadre diverse, e questo vuole dire cambiare sempre approccio, permettendo a giocatrice e allenatori di ampliare, per così dire, il proprio cassetto di conoscenze. Toccando ferro, questo vuol dire che ci possiamo giocare il playoff, con altre due gare di livello".

Dell'FVS, invece, che ne pensi?
"È un metodo che si avvicina un po' al VAR, ma non è di facile utilizzo per la nostra categoria, perché ci sono ancora poche telecamere e di conseguenze poche prospettive per rivedere gli episodi. Però, se usato nel modo giusto, può effettivamente essere di aiuto per squadre e arbitri".

Diverse calciatrici arrivano da club esteri: consiglieresti un'esperienza all'estero?
"Adesso, di rimando dal fatto che certe nazionali vogliono giocare contro l'Italia, anche i club vogliono più giocatrici italiane. Ma al tempo stesso è chiaro che se le ragazze rimangono in Italia alzano il livello del nostro campionato, ma a certe chiamate non si può rinunciare, questo lo capisco, e forse, fossi stata più giovane, un'esperienza estera l'avrei vissuta anche io. Ripeto però: se rimangono, alzano il nostro livello".

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