I motivi della frenata del Napoli di Conte secondo gli opinionisti

E' un periodo non felicissimo per il Napoli di Antonio Conte, che rimedia un pesante ko in Champions contro il PSV che sembra certificare le difficoltà palesate in queste settimane. Ma a cosa è dovuta questa frenata? Ecco cosa dicono gli ospiti di TMW Radio.
Stefano Impallomeni: "Non ho mai definito faraonica la campagna acquisti. Magari non si assume in pieno le responsabilità Conte, ma parla di un mercato che ha arricchito di soluzioni ma non non come qualità e ha ragione. Si chiede giustamente che mercato è stato. Ha avallato in pieno questo mercato? Non ci credo. Vanno inseriti questi giocatori. Quando dice che ha una squadra all'interno che va da una parte il blocco storico dall'altra. La Champions ora è un intralcio, se non mette a posto le cose in campionato arriva al quinto posto. Ha una squadra forte ma non uno squadrone. Ho visto nervoso Conte, ha ragione Capello nell'averlo visto molle in campo. Emerge che non è contento di questo mercato. Poi ha delle responsabilità anche lui. Sicuri che ci sia stata unità d'intenti sul mercato? Non lo so. ha sempre detto che la rosa è stata arricchita ma non rafforzata".
Fabio Santini: "Ha preso sei gol ma Conte non è il più scarso dei tecnici. C'è un problema che si è palesato con De Bruyne poco tempo fa e confermato dalle parole di Lang, il problema c'è. Conte però rimane un grandissimo allenatore con un tallone d'Achille, al vetrina europea.
Mimmo Cugini: "I precedenti di Conte sono indiscutibili, la difficoltà nel gestire le coppe è evidente. C'è anche una sua predisposizione a dare più importanza al campionato, però poi bisogna capirci su alcune cose. Ho sentito dire in estate che ADL gli aveva promesso un grande mercato ed è rimasto per quello, e gli è stato fatto. Il problema non può essere De Bruyne. I grandi allenatori sanno gerstire i grandi campioni e le rose larghe. E poi c'è la comunicazione, che non può dire che chi fa le coppe non risente di queste e ora che la fa lui ne risente. E' sempre difficile gestire due competizioni, le grandi squadre sono obbligate a farlo o non sono grandi. Quando perdi 6-2 col PSV non puoi prendertela con il mercato. Devi capire contro chi perdi".
Paolo Paganini: "La questione che ruota attorno al mercato del Napoli è su chi ha deciso di prendere De Bruyne. Dal punto di vista tattico si pesta i piedi con McTominay e poi anche gli esterni veri, incluso Lang, finiscono per giocare poco. Penso che l'operazione De Bruyne sia stata dettata soprattutto da De Laurentiis e ora questa situazione sta pesando. Il problema adesso è di gestione dello spogliatoio perché non c'è unità d'intenti e i nuovi non si sono intergati. Non c'è armonia e questo Conte lo ha avvertito".
Enrico Fedele: "Non sono meravigliato dalla sconfitta. Sono basito dalle dichiarazioni di Conte. Sembra che stia parlando agli eschimesi. Lui ha qualche responsabilità, come ha scelto questi nuovi giocatori? L'anno scorso ha fatto un grande girone d'andata e un pessimo di ritorno ma ha vinto lo Scudetto. Quest'anno dovevi fare tre cose: prendere un'esterno d'attacco che facesse gol, poi il sostituto di Anguissa e un sostituto di Di Lorenzo che invece hanno dato via, parlo di Zanoli. A Conte chiedo: con il Cagliari ha vinto dopo lo scadere, col Pisa chi ha fatto il miracolo negli ultimi minuti? E col Milan? Dovrebbe avere il coraggio di dire le cose. Non ha risolto col mercato i problemi della squadra. Altra domanda: è stato preso Beukema, ma si è reso conto che è un ottimo giocatore ma non sa marcare? Hanno sbagliato. Questa squadra figlia di un mercato estivo confuso, pasticciato".
Fabiano Santacroce: "Ci sono ovviamente stati tanti errori in fase difensiva, ma non dimentichiamoci che finora il Napoli non ha quasi mai potuto schierare insieme i quattro difensori titolari. Certi meccanismi devono essere ancora oliati. Per me il livello della rosa si è alzato, perché tanti giocatori dell'anno scorso non si sono dimostrati utili. Beukema per esempio è un buon giocatore, ma non è ancora riuscito ad entrare in determinate dinamiche perché non c'è stato il tempo per colpa degli infortuni. Anche giocare con Lucca o con Hojlund non è la stessa cosa".
Guido De Carolis: "Sono vari fattori che incidono. Non credo che Conte voglia concentrarsi solo sul campionato. Invece è il contrario, proprio perchè si porta la nomea di quello che non sa gestire il doppio impegno alla Champions ci crede. Ieri ha fatto una figuraccia perché gli altri vanno il doppio. Se giochi ai ritmi di qui fai brutta figura. Si fa fatica in Europa perché manca l'intensità".
Massimo Brambati: "Le assenze di alcuni elementi di quel Napoli che ha vinto lo Scudetto si sentono, vedi Rrahmani, Lobotka, Lukaku. Detto questo, ci sono degli errori fatti in sede di mercato, sopravvalutando certi giocatori, non solo dal punto di vista economico ma tecnico. Direi di sicuro Lucca, anche se bisogna riconoscere che non era partito per fare il titolare ma acquistato per crescere all'ombra di Lukaku, che non c'è mai stato. Io penso che i vari Beukema, lo stesso Lang, sono giocatori che non credo abbiano migliorato il Napoli. Chi lo doveva migliorare era De Bruyne, e non so se lo ha migliorato o meno. Ed è stato preso dalla società. Logico che in questo Napoli mi aspetto che, al netto delle assenze, venga fuori il carattere dell'allenatore, e ieri non si è visto. Ci sono dei giocatori in quel gruppo che si aspettavano una considerazione maggiore, si aspettavano di giocare titolari. E Lang guida questo gruppo, ma non è l'unico".
