Barillà sul nuovo allenatore della Juventus: "Un esperto stile Spalletti più che un rampante"
Antonio Barillà, direttore del quotidiano torinese La Stampa, è intervenuto su Sky Sport per parlare dello scenario attuale di casa Juventus dopo l'esonero di Igor Tudor: "Sicuramente Spalletti è obiettivo tra i primi, uno dei pochi allenatori vincenti, di esperienza e di peso in circolazione, che può anche provare a entrare nella sfera psicologica di questi giocatori che appaiono sfiduciati. Non è l'unico profilo importante, ma è in cima alla lista. La figura di un allenatore esperto prevale su quella di uno rampante o di un traghettatore, anche per porre fine a questo stillicidio. Il club vuole aprire un ciclo che resusciti le ambizioni bianconere".
Come si arriva a questa decisione su Tudor?
"La Juventus aveva obiettivi diversi, allenatori più navigati e abituati alla Serie A di alto livello. Quando ha visto che figure come Gasperini o Conte non erano raggiungibili, ha deciso di puntare su chi aveva in casa, un conoscitore della Juventus e in ottimi rapporti con la squadra. Questo seguendo la convinzione che è la Juventus a fare grandi gli allenatori e non viceversa. Purtroppo non è andata bene, ma va detto con onestà che confusione tattica e mancanza di gerarchie sono responsabilità di Tudor, ma tutti devono ritenersi colpevoli senza cercare parafulmini. I calciatori devono responsabilizzarsi, la società deve essere più presente, per un nuovo modo di vivere la Juventus".
A tal proposito, dove vedere ulteriori errori?
"Abbiamo due dati evidenti. Il primo è che la Juventus ha una rosa squilibrata: nessuno toglie valore ai colpi, ma ci sono vuoti evidenti. A centrocampo c'è una lacuna netta, in difesa mancano le alternative a fronte degli infortuni. Si sperava in recuperi come Bremer e Koopmeiners che non ci sono stati, mentre in attacco c'è un problema organizzativo: contando i dati dello scorso anno hai 82 gol potenziali, ma non si sono visti. E poi l'equivoco Vlahovic: o ci credi o lo cedi, non ruoti senza certezze che non aiutano nessuno".











