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L’Inter non graffia, il Liverpool la vince 2-0 con la qualità dei singoli. Ad Anfield servirà l’impresa

L’Inter non graffia, il Liverpool la vince 2-0 con la qualità dei singoli. Ad Anfield servirà l’impresaTUTTO mercato WEB
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mercoledì 16 febbraio 2022, 22:52Serie A
di Simone Bernabei
fonte dall'inviato a San Siro, Milano

Tanta fatica per niente… Si può riassumere così la partita dell’Inter contro il Liverpool nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Il risultato finale, 0-2, penalizza fin troppo gli uomini di Inzaghi che per 75’ mettono in seria difficoltà i Reds. Poi le reti nel finale di Roberto Firmino e Mohamed Salah che complicano terribilmente la corsa verso i quarti.

L’INTER SBATTE SULLA TRAVERSA - La squadra più pericolosa nel primo tempo è l’Inter. Lautaro fa vedere subito la sua voglia di esultanza con un destro velenoso dal limite, ma è Calhanoglu a rischiare di far esplodere San Siro al 16’: recupero palla sulla trequarti, affondo di Perisic e cross perfetto per il 20 che col mancino spacca la traversa ad Alisson battuto. Il Liverpool però non è squadra che si fa intimidire e pochi minuti dopo prova lo scatto con Mané, la cui spettacolare rovesciata finisce però fuori. La squadra nerazzurra chiude comunque il primo tempo in crescendo, rubando campo ai Reds grazie ad una difesa perfetta e ad un centrocampo con la giusta grinta. Ma dopo i primi 45’ il risultato resta fermo sullo 0-0.

PERISIC E COMPAGNI RIPARTONO A MILLE - A inizio ripresa i nerazzurri hanno la furia di San Siro addosso, percepiscono l’entusiasmo e provano ad azzannare la partita. Vidal cresce di tono ma non riesce a concludere, Perisic irride più volte Alexander-Arnold e mette al centro palloni invitanti a ripetizione. Su uno dei quali Lautaro non arriva per un paio di centimetri, a porta sguarnita. Lo stadio apprezza e alza i decibel nel tentativo di spingere ancora di più gli uomini di Inzaghi. Al 60’ i tifosi esultano, ma Dzeko era in offside di un paio di passi e dunque giusto restare sullo 0-0. Klopp capisce le difficoltà e rivolta la sua squadra. Dentro Firmino per Jota, poi Henderson e Keita per Mané e Fabinho. Ed in effetti sembra aver ragione lui, visto che i Reds assumono un atteggiamento decisamente più solido.

LA DOPPIA DOCCIA FREDDA - L’Inter nell’ultimo quarto d’ora, nonostante l’ingresso del pimpante Sanchez, sembra perdere un po’ di forza nelle gambe. Ovvero proprio ciò che una squadra come il Liverpool aspettava: angolo in favore dei Reds battuto da Henderson e non da Alexander-Arnold (come successo fino a quel momento), Roberto Firmino sfugge alla marcatura di Bastoni e sfiorando il pallone di testa manda alle spalle di Handanovic per lo 0-1. I 2400 tifosi inglesi appollaiati nel terzo anello esplodono. La squadra di Inzaghi sembra accusare il colpo e perde un po’ di misure, il Liverpool invece sente di poter far male ancora e raddoppia col graffio di Momo Salah: sventagliata di Alexander-Arnold, sponda di Van Dijk che De Vrij non riesce a spazzare e l’egiziano stringe il mancino e fredda Handanovic ancora una volta all’83’. E’ di fatto l’ultimo acuto di un bel match, a tratti giocato ottimamente dall’Inter. Ma col risultato finale di 0-2 che in vista del ritorno ad Anfield fa assumere alla qualificazione i contorni di una vera e propria impresa.

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