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Lazio, Sarri protegge la squadra: ora parola al campo, le polemiche più avanti

Lazio, Sarri protegge la squadra: ora parola al campo, le polemiche più avantiTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 5 febbraio 2022, 08:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall’inviato a Roma

Mentre la tempesta ambientale si abbatte sulla Lazio, con i tifosi tornati a protestare contro il duo Lotito-Tare, Maurizio Sarri - anche lui non contento del mercato di gennaio - decide di proteggere la sua squadra. “Se è vero che sono scontento? Non cado nelle trappole, ho 63 anni. Il mercato è chiuso, stop, è inutile parlarne. Qualsiasi tipo di discorso si può ritorcere contro la squadra: dobbiamo andare avanti e fare meglio con questi giocatori”, ha detto ieri Sarri in una conferenza stampa molto attesa, con i tifosi che volevano capire lo stato d’animo del tecnico dopo giorni complicati. È amareggiato e deluso, su questo non ci piove. L’ha fatto capire anche parlando dei nuovi acquisti: “Sono onesto, Cabral non lo conosco. Kamenovic? Deve risolvere pratiche burocratiche”.

Però all’inizio di un mese decisivo - in cui la Lazio si giocherà tutto, anche la Coppa Italia e l’Europa League con il playoff con il Porto - Sarri non vuole fare polemiche: la resa dei conti, con un rinnovo non più scontato, è inevitabile ed è stata solo rimandata. Una linea molto apprezzata dai tifosi, che sui social hanno elogiato il Comandante. L’obiettivo alla vigilia di Firenze è isolarsi, compattarsi (come testimoniato dal pranzo offerto giovedì alla squadra dal tecnico) e dare un segnale forte, in una gara delicata per il momento e per la classifica, visto che biancocelesti e viola sono a pari punti al 7° posto.

Il ritorno di Pedro
L’assenza dello spagnolo, nelle ultime due gare prima della sosta, è pesata tanto. Non è un caso che contro Udinese e Atalanta la Lazio sia rimasta a secco. Senza Pedro, fermo dal 15 gennaio per una lesione di primo grado al soleo del polpaccio destro, l’attacco biancoceleste perde in qualità, imprevedibilità e tecnica. E in personalità, visto che l’ex Barcellona ama puntare l’uomo e saltarlo, creando così la superiorità numerica necessaria per avere la meglio contro difese schierate. Oggi torna in campo: dovrebbe partire dal 1’ anche se non ha i 90’ nelle gambe.

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