Miranda: "Bologna più di una squadra. Obiettivo conferma europea e più assist e gol"
Juan Miranda, difensore del Bologna, è stato intervistato dal portale ZeroCinquantuno: "In campo facciamo del nostro meglio, di sicuro siamo in un momento molto positivo. Il Bologna è più di una semplice squadra, è una famiglia e questa unione si percepisce. L'unicità è che siamo amici che indossano la stessa maglia e, con naturalezza, si trovano anche davanti a un caffè a chiacchierare. Combattiamo assieme nei momenti difficili, godendoci quelli belli".
In cosa sente di dover migliorare Miranda? Spiega: "Sono consapevole di dover imparare tanto in fase difensiva, infatti penso si noti che preferisco attaccare. Abbiamo la fortuna di lavorare con un grande tecnico come Italiano: non lascia nulla al caso, noi sappiamo che il suo calcio va protetto da chi gioca dietro". Quali obiettivi ha il Bologna: "Continuare a disputare le coppe europee. Abbiamo a disposizione quattro competizioni, chissà: tutti vorremmo fare qualcosa in più del magnifico scorso anno. Ci teniamo a rendere felici i tifosi". E ancora: "Da Udine in poi si aprirà una settimana molto importante e impegnativa: ora la nostra testa è su quella partita, ma poi dovremo dare un segnale forte contro il Salisburgo. In Europa il margine d'errore è ridotto".
Il Bologna ha il pieno di giocatori in infermeria, ma Miranda non fa drammi: "Sono parte del calcio, un problema per tutte le squadre. Sarebbe meglio non averne tanti tutti insieme, ma non serve disperarsi: c'è una rosa ampia e un allenatore molto bravo nella gestione delle rotazioni. Chiunque vada in campo, l'identità non cambia". A Parma è svoltata la stagione di Miranda? Spiega il terzino: "Era da un po’ di anni che non svolgevo a pieno la preparazione estiva a causa di impegni internazionali, ho spinto forte e poi ci ho messo un po’ a trovare brillantezza sul piano atletico. Ora mi sento bene e in effetti nelle ultime settimane sono andato molto meglio: voglio tornare il Miranda dello scorso anno. Aumentando assist e gol".
Miranda crede di meritarsi una chiamata dalla Spagna? Dice lui: "C'è concorrenza, ma non perdo la speranza. Indossare la maglia del proprio paese è il massimo, vorrei rivivere quelle emozioni". E poi racconta chi sono i suoi riferimenti: "A Barcellona avevo Jordi Alba come fonte di ispirazione, in Serie A mi piaceva Theo Hernandez, dei giocatori italiani apprezzo Dimarco e Cambiaso". Miranda torna con la mente anche alla finale di Coppa Italia: "Quella dell’Olimpico rimarrà per sempre una notte iconica e indimenticabile che mi riporta al concetto di famiglia espresso in apertura: circondati da un tale amore, ci siamo sentiti parte di qualcosa molto più grande di noi e del trionfo stesso".













