Pineto, Di Giuseppe: "Mister Tisci prospetto per il futuro del calcio. Sarà seguito"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, sbarcato anche sul digitale terrestre sul canale 61, è intervenuto il Direttore Sportivo del Pineto Marcello Di Giuseppe, che ha fatto il punto sulla formazione abruzzese: "Come tutte le altre formazioni, ci atteniamo a quel che di buono speriamo di aver fatto e che qualcosa faremo ancora. Però è chiaro che abbiamo un vantaggio, speriamo lo sia, ovvero l'aver confermato per buona parte il blocco dello scorso anno: il termometro del tutto sarà la voglia di provare a ripetersi e, se è possibile, anche a migliorarsi. E questa è la cosa su cui puntiamo, ed è ovvio che la differenza la faranno le motivazioni".
Parla di migliorarsi ancora, dopo che avete dato dimostrazioni di come si può fare calcio. Quali sono le cose di cui vai più orgoglioso?
"Io e il presidente siamo compaesani, ci conosciamo da sempre, e prima ci siamo consolidati a livello regionale, poi il presidente, quando ancora io non c'ero, ha fatto crescere questa società, fino a farla arrivare in Serie C, dove tutto cambia perché si entra in un mondo professionistico. Il mio lavoro è stato soprattutto quello di far capire che spesso non è spendendo che si fa calcio, ma programmando, cercando di avere chiaro un progetto serio da portare avanti: nel primo anno di C, pur potendo fare qualcosa in più, ci siamo salvati, poi abbiamo raggiunto i playoff, che ci hanno anche lasciato un po' di rammarico, perché saremmo potuti andare qualche turno più avanti. Ma è questo ciò che ci deve dare la forza, la voglia e sperare di poter fare meglio".
Sicuramente uno dei punti di forza è mister Ivan Tisci che è arrivato nell'ottobre dello scorso anno. Cosa vi ha convinti a continuare il progetto con lui?
"Dall'esterno vedo un allenatore che mi sembra quasi pronto per fare uno step importante, lo scatto in avanti. Quando è arrivato la squadra era in difficoltà, ma lui è subito nella testa dei giocatori con fare empatico, per poi trasmettere quelle che erano, che sono, le sue idee. Durante il calciomercato di riparazione abbiamo fatto poco, quindi lui ha portato avanti quello che era stato costruito all'inizio, cambiando totalmente i risultati. E se è vero che è stato molto bravo, è anche vero che tutti sappiamo che in campo vanno sempre i giocatori, non dimentichiamocelo. Detto questo, sarà sicuramente uno dei prospetti del futuro del nostro calcio, mi auguro rimanga più tempo possibile con noi ma è giustamente attenzionato, e anche quest'anno probabilmente molti guarderanno con un occhio particolare".
Nuovamente ai nastri di partenza del Girone B: cosa si aspetta, dopo la passata stagione?
"IL nostro è un po' il raggruppamento di ferro, la passata stagione lo ha dimostrato, anche se è vero che quest'anno, sulla carta, probabilmente manca l'accreditato o gli accreditati alla vittoria finale che c'erano nell'annata passata. L'Arezzo, sicuramente, come nome, è la squadra che si è mossa meglio, ma ci sono anche altre 4-5 squadre comunque all'altezza. Io parto però da un presupposto diverso, questa è una categoria dove devi correre, la voglia di fare risultati, la resilienza, sono la cose che più spostano gli equilibri. Io comunque mi aspetto battaglia totale".
