Caparros sfida la Juve: "Il Siviglia è il Real di Europa League, sempre favorito"

"Il Siviglia sta all'Europa League come il Real Madrid sta alla Champions". Parola di Joaquin Caparros, leggenda biancorossa che ha allenato il Siviglia prima dal 2000 al 2005 e poi di nuovo nel 2018 e nel 2019, oltre al ruolo di direttore dell'area scouting sempre quattro anni fa. Proprio a lui TuttoMercatoWeb.com ha chiesto di presentare in esclusiva l'andata della semifinale di Europa League in programma questa sera all'Allianz Stadium contro la Juventus.

Caparros, che partita si aspetta stasera a Torino?
"Sarà un incontro molto equilibrato, fra due squadre che lottano dall'inizio per lo stesso obiettivo: vincere l'Europa League. A mio avviso il Siviglia è favorito, non in questa singola partita, ma più in generale in questa competizione".

Qual è il segreto del Siviglia in Europa League?
"C'è qualcosa di magico... Possiamo dire che il mio Siviglia sta all'Europa League come il Real Madrid sta alla Champions: lo dice la storia delle due competizioni, così come le prestazioni e i risultati che queste squadre hanno mostrato negli anni. In Europa League il Siviglia si trasforma, a prescindere da chi sia l'allenatore, chi siano i giocatori e chi sia l'avversario".

Da Lopetegui a Sampaoli fino a Mendilibar: cos'è successo al Siviglia quest'anno?
"È mancata un po' di continuità, ma può succedere che una stagione non vada per il verso giusto. Il nuovo tecnico Mendilibar è stato bravo a ricompattare l'ambiente, trasmettendo un bello spirito di squadra ai calciatori. E adesso il Siviglia è atteso da un finale di stagione che può diventare strepitoso. Ha la possibilità di giocare una finale e di qualificarsi direttamente alla prossima Champions".

Anche la Juve ha incontrato tante difficoltà in questa stagione, tanto dentro quanto fuori dal campo.
"La Juve sta vivendo una fase di ricostruzione, ma come ogni anno è comunque in lotta per grandi obiettivi. È seconda in classifica in Serie A, ha la chance di vincere l'Europa League. Resta una squadra piena di talento e il Siviglia non la sottovaluterà".

Quale può essere il giocatore decisivo in questo doppio confronto?
"A fare la differenza secondo me sarà la mentalità collettiva del Siviglia. Con Mendilibar ho di nuovo visto una squadra, un Siviglia aggressivo e affiatato, in cui la forza del gruppo si sta rivelando l'autentica arma in più. Poi queste gare spesso vengono decise da un calciatore che non era neanche mai stato nominato...".

A proposito di calciatori poco conosciuti, a Siviglia ha recentemente iniziato a brillare la stella di Pape Gueye.
"Centrocampista classe '99, è arrivato a gennaio in prestito dall'Olympique Marsiglia ed è stato bravo ad adattarsi a questa nuova sfida. Parliamo di un calciatore che può diventare importante".

Dalla gioventù all'esperienza: nella sua avventura da commissario tecnico dell'Armenia ha allenato un certo Henrikh Mkhitaryan, a segno anche ieri nell'EuroDerby di Champions.
"Ho solo ricordi positivi di Mkhitaryan, non mi stupisce vederlo ancora protagonista a 34 anni. È un idolo nazionale che ha messo al nostro servizio tutta la sua esperienza e la sua professionalità. Ci siamo trovati bene a lavorare insieme, è un grande uomo oltre che un grande talento, uno che vive per il calcio. Sono onorato di aver guidato la sua Armenia".