La vicesindaca di Milano: "Mi piace pensare che saremo noi a inaugurare il nuovo San Siro"
Anna Scavuzzo rompe gli indugi, seppur con cautela, e apre alla possibilità di un futuro da candidata sindaca di Milano. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attuale vicesindaca lascia intendere di poter essere in corsa per la successione di Giuseppe Sala alle elezioni amministrative del 2027.
“Non nascondo che mi fa piacere”, ammette Scavuzzo, rivendicando il lavoro svolto negli ultimi anni all’interno della giunta comunale. “Ho lavorato tanto, con grande impegno e con l’amore per la città. Ora il centrosinistra deve concentrarsi sulla costruzione di una coalizione solida, capace di proseguire ma anche di innovare”. Un passaggio che chiarisce la sua posizione: nessuna autocandidatura ufficiale, ma la volontà di avere un ruolo centrale nel definire le future linee strategiche della città. “Non so se sarò io la candidata sindaca, ma mi piacerebbe”, conclude.
Nel corso dell’intervista, Scavuzzo è tornata anche su uno dei dossier più delicati degli ultimi anni: il nuovo stadio di San Siro. La vicesindaca ha difeso il lavoro svolto dall’amministrazione, sottolineando la trasparenza del percorso: “Abbiamo pubblicato tutti i documenti che hanno accompagnato il processo amministrativo. Ognuno può avere la propria opinione, ma io sono contenta di aver lavorato in modo chiaro”.
Il progetto, però, non è ancora arrivato al traguardo. “Non è finita - precisa - ci siamo assunti l’impegno di accompagnare e verificare ogni passaggio di questa trasformazione urbana”. E guardando al futuro, Scavuzzo non esclude una continuità amministrativa: “Istruzioni a chi subentrerà? Magari saremo ancora noi. Mi piace pensare che inaugureremo noi il nuovo stadio”. Un messaggio che suona come una dichiarazione d’intenti, politica e simbolica, in vista del 2027.











