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esclusiva

La storia di Fabio Chiarodia: "Mi sono sempre sentito più italiano che tedesco"

ESCLUSIVA TMW - La storia di Fabio Chiarodia: "Mi sono sempre sentito più italiano che tedesco"
giovedì 6 luglio 2023, 09:35Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dall'inviato a Malta di Tuttomercatoweb.com

Fabio Chiarodia è uno dei giovani difensori italiani più promettenti in circolazione. E' nato e cresciuto in Germania ma ha il tricolore nel cuore. E' figlio di genitori veneti trasferitisi nel nord della Germania per questioni di lavoro e il suo grande attaccamento al nostro paese lo comprendi anche dal suo italiano, pressoché perfetto.
La sua carriera s'è fin qui sviluppata unicamente in Germania: cresciuto nel settore giovanile del Werder Brema, lo scorso anno ha esordito in Bundesliga, ma quando non era aggregato al gruppo di Ole Werner ha vestito la maglia del Werder B che gli ha permesso di maturare in fretta. Il suo futuro è il Borussia Mönchengladbach, club che qualche giorno fa per acquistarlo ha attivato la clausola da due milioni di euro. Il presente, invece, è l'Europeo Under 19 in corso a Malta.

Domani la sfida più difficile del girone contro il Portogallo. Come arrivate a questa partita?
"Abbiamo iniziato bene contro Malta vincendo 4-0, la prima è sempre importante per partire con il piede giusto. Adesso c'è il Portogallo, una squadra forte che abbiamo studiato per bene. Proveremo a vincere".

Dopo aver scontato il turno di squalifica domani potresti esordire. Che tipo di difensore sei?
"Sono un difensore mancino, un centrale moderno bravo con la palla tra i piedi e provo tanto a giocare palla a terra coi miei compagni. Ovviamente da difensore vado duro nei contrasti e ho una buona velocità".

Quali sono i tuoi modelli di riferimento?
"Il primo è Sergio Ramos, secondo me è il centrale più forte di questa generazione. Poi Chiellini e Bonucci: in Nazionale li guardavo sempre e poi io sono juventino, li guardavo anche con la Juventus. Van Dijk è forte, sono questi i miei quattro modelli di riferimento".

Sei nato in Germania da genitori italiani e già dall'Under 15 hai scelto l'Italia. Come mai?
"A casa parliamo solo italiano, i nonni vivono in Italia e anche i miei zii. I miei genitori sono andati in Germania per lavoro e sono cresciuto lì, ma a casa parliamo solo italiano e mangiamo italiano. Mi sento più italiano che tedesco".

Come procede il tuo percorso in Germania? Noti qualche differenza con gli allenamenti in Italia?
"Qui in Italia si fa più tattica, ma alla fine si fa calcio sia qui che in Germania".

Hai esordito nell'ultima stagione col Werder Brema, ma hai giocato soprattutto con la squadra B. Quanto ti ha aiutato a crescere più in fretta?
"Sì, lo scorso anno mi ha aiutato tanto perché è un calcio più fisico, giochi con gli uomini, non più contro i ragazzi di 19 anni e i contrasti sono più duri. Giochi al calcio, quello vero. Mi ha aiutato tanto".

In questo Europeo quale obiettivo avete?
"Vogliamo vincere, ci proviamo".

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