Inter, Mkhitaryan: "Chivu allenatore giovane, ma ha il potenziale per poter diventare un grande"

"Il mio futuro? Come ho detto, io faccio il massimo e alla fine della stagione valuteremo e vedremo se sarò ancora capace di dare qualcosa a questa squadra. Se potrò, giocherò un altro anno o altri due anni, altrimenti mi ritirerò senza rimpianti perché avrò 37 anni e ho giocato tanto". Parla così Henrik Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter, a margine della presentazione della sua biografia “La mia vita sempre al centro”, presso la libreria Mondadori in Piazza Duomo a Milano (qui le dichiarazioni integrali).
Una parte del libro è dedicata al rapporto con Simone Inzaghi: parli di distacco doloroso per le modalità, a cosa ti riferisci in particolare? "Che è difficile lasciare andare un allenatore con cui hai lavorato tre anni, che ti ha dato tantissimo, specialmente al sottoscritto. Io ho sempre giocato, aiutato la squadra e fatto del mio meglio per lui perché lui si fidava di me. E per questo lo ringrazio. Difficile lasciar andare uno che ha fiducia in te, non dico che mister Chivu non ha fiducia, ma è una persona diversa, bisogna lavorare duramente e capire quello che sta chiedendo da noi. Io sono sempre stato grato agli allenatori che ho avuto, non è mai facile lasciar andare un allenatore che ti vuole bene".
Ancora sulle differenze tra Inzaghi e Chivu "Ognuno ha la sua filosofia, Chivu sta chiedendo un gioco diverso. Ma è presto, Chivu è ancora giovane come allenatore, ha un grande potenziale per poter diventare un grande tecnico".
