Le pagelle della Moldova - Reabciuk col piede caldo, Ionita fa la grazia. Avram insicuro

Risultato finale: Italia-Moldova 2-0
Avram 5,5 - Benedice la traversa sulla deviazione di Ranieri, lascia parecchio a desiderare sul 2-0. Non è il ritratto della sicurezza.
Baboglo 6 - Coraggioso negli interventi, di testa le prende quasi tutte: si immola su Frattesi, non si tira mai indietro nei contrasti.
Mudrac 6 - Perno della retroguardia, la prestazione è abbastanza solida: impedisce a Retegui di prendere possesso dell'area di rigore.
Dumbravanu 6 - Dalla Serie C alla vetrina internazionale, le gambe non gli tremano. Pericolo costante sulle palle inattive, vicino al pari.
Platica 5,5 - Dimarco affonda il giusto, nel dubbio resta basso. In evidente ritardo nella chiusura su Cambiaso, cerca di rifarsi in avanti.
Caimacov 6 - Qualche errore tecnico di troppo nelle rifiniture per i compagni, compensato dal buon dinamismo garantito in mezzo. Dal 66' Stina 6 - Discreta personalità, non scarta il regalo di Donnarumma.
Ionita 5,5 - La sfortunata deviazione di testa che diventa assist involontario per il primo gol, ma soprattutto il diagonale strozzato con cui cestina il pareggio. Dal 72' Dros 5,5 - Non emerge.
Bodisteanu 5,5 - Lavoro di raccordo tra i reparti, cerca di rendersi utile nel contrasto del palleggio azzurro. Esce un po' ammaccato. Dal 58' Motpan 6 - Parte in quarta, poi scala le marce. Ci prova di testa.
Reabciuk 6,5 - In corsa disegna il cross che fa calare il gelo su Reggio. Piede caldo, impegna Donnarumma anche se dietro concede.
Nicolaescu 6 - A petto in fuori contro la difesa italiana: il VAR ne coglie il fuorigioco millimetrico, ci riprova mancando di poco il bersaglio. Dal 72' Damascan 5,5 - Niente guizzi.
Postolachi 5,5 - Si muove tanto in appoggio a Nicolaescu, smista da regista offensivo: avvia lui l'azione del gol annullato poi sparisce. Dal 66' Perciun 5,5 - Ingresso timido.
Serghei Clescenco 6 - L'Italia è contratta, paralizzata dalla paura dopo la terribile disfatta norvegese. Basta un po' di organizzazione per limitarla, ma la qualità complessiva è modesta: alla lunga il divario tecnico viene fuori. Niente goleada però, anzi: il passivo poteva essere più contenuto.
