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Lukaku non è davvero incedibile per l’Inter: adesso si capisce la scelta di Antonio Conte

Lukaku non è davvero incedibile per l’Inter: adesso si capisce la scelta di Antonio ConteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 4 agosto 2021, 08:00Serie A
di Ivan Cardia

Conte che vince e poi va. Conte che spompa le squadre e poi le abbandona sedotte. Conte che pretende rinforzi milionari e se gli offrono una cena da 10 euro anziché 100 alza i tacchi e va altrove. L’estate dell’Inter è stata inaugurata dall’addio, per certi versi traumatico e comunque non proprio gratis, di Antonio Conte. L’uomo del ritorno allo scudetto e dei dietrofront eccellenti, per info chiedere anche ai tifosi della Juventus. Una separazione attorno alla quale ci sono state tante interpretazioni, le più diffuse tra le quali le trovate in apertura. Alcune, palesemente posticce, nel senso che per esempio Conte è anche l’allenatore che costruisce per chi arriva dopo: si guardi il Bari di Ventura, la Juve di Allegri, il Chelsea di Sarri. Altre, da verificare rispetto a quello che in nerazzurro è successo e sta succedendo dall’addio del salentino in poi.

La novità è che Romelu Lukaku non è davvero incedibile. Andiamoci cauti: a oggi, il centravanti belga è a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter. Dalla società, però, filtra un messaggio chiaro: a certe cifre, partirà. E non si parla di fantascienza, ma di una decina, al massimo una ventina, di milioni che il Chelsea dovrebbe offrire rispetto ai 90 già messi sul piatto. Quindi uno scenario molto concreto, seppure tutti i pezzi debbano andare al loro posto. Il rischio che Big Rom possa partire è concreto: più per un’offerta davvero irrinunciabile di per sé (Kane vale davvero almeno 60 milioni in più del belga?), perché l’attivo indicato da Suning come obiettivo, necessario per respirare, non è arrivato in altro modo. All’interno di un mercato nel quale l’Inter per ora ha potuto chiudere solo un innesto a zero, e per dovere di cronaca va comunque ricordato che anche le altre non viaggiano più spedite (vedasi la stessa Juve impantanata nella noiosa soap opera Locatelli), si segnalerebbero così soprattutto due cessioni eccellenti: Lukaku dopo Hakimi. Non due a caso, ma i migliori giocatori dell’ultima stagione, nel caso del belga anche qualcosa di un MVP perché è stato l’anima della squadra di Conte. La cui scelta, così, si capisce sempre di più: fare i conti con una pandemia e una crisi economica globale è una cosa. Vendere i pezzi pregiati un’altra: ha il sapore del netto ridimensionamento. Mica tanto felice.

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