Napoli, Conte ad Acerra: "La violenza non deve vincere mai". Nel ricordo dell'Heysel

Quella di oggi è stata una giornata particolare per il tecnico del Napoli, Antonio Conte.
L'allenatore pugliese si è, infatti, presentato a sorpresa ad Acerra, per l'intitolazione di alcuni locali del centro sportivo diocesano a Roberto Lorentini, medico toscano morto insieme ad altre 38 persone durante la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool allo stadio 'Heysel' di Bruxelles.
"a violenza non deve vincere mai - ha detto l'ex ct azzurro all'ANSA, che sia in uno stadio, per strada o in un focolare domestico. Dobbiamo essere intransigenti e cercare sempre una via diversa. Essere qui oggi mi riporta a quando ero bambino - ha aggiunto - sono cresciuto in un oratorio, e non avevamo questo campo bellissimo, ma un campo pieno di buche che per noi era San Siro. Sono cresciuto facendo il chierichetto e servendo messa: i miei genitori mi hanno sempre indirizzato a cercare di superare le difficoltà con la fede. E mi fa piacere essere qui e vedere che c'è sempre una connessione tra fede e sport".
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, anche il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, il sindaco, Tito d'Errico, il direttore della Caritas acerrana, Vincenzo Castaldo, e Sergio Brio, storico capitano della Juventus e testimone diretto di quella tragica serata.
