Torna Thuram (in panchina): tra Pio e Bonny, l’Inter non ne ha sentito la mancanza
Rieccolo. A Verona, l’Inter ritroverà Marcus Thuram. Dalla panchina, e con limitate possibilità di entrare a gara in corso, specie se non dovesse rendersi necessario. L’obiettivo di Cristian Chivu, d’altra parte, è recuperare al meglio l’attaccante francese, in vista dei prossimi impegni, a partire dalla Champions League. Può farlo con grande tranquillità: chi lo ha sostituito non ne ha fatto sentire per nulla la mancanza.
Un dato lo racconta in maniera chiara: nelle sette partite stagionali disputate con Thuram, l’Inter ha segnato 18 gol. Una media di 2,57 a gara. Il rendimento resta pressoché identico nelle cinque partite senza Tikus: tredici reti all’attivo, cioè 2,6 in media ogni 90’. Un’andatura da grande attacco, spinta dalle alternative di lusso a disposizione di Chivu.
Più di Pio Esposito, che sulla carta sarebbe il ricambio di Lautaro e ha dato comunque il suo contributo con due gol e un assist, è forse il caso di celebrare Ange-Yoan Bonny. Il francese, tatticamente la carta più vicina a Thuram nel mazzo a disposizione di Chivu, è riuscito a incidere ogni volta che è stato chiamato in causa. Anche con la Fiorentina, pur senza segnare, gli sono bastati tredici minuti per conquistare il penalty del definitivo 3-0. Per il resto, oltre allo show con la Cremonese (ha messo lo zampino in tutti e quattro i gol, segnandone uno), ecco la rete della vittoria sulla Roma in Serie A e una buona mezz’ora in Champions con l’Union Saint-Gilloise. C’era il dubbio giocasse poco, specie considerando l’exploit di Pio. E invece l’ex Parma non solo ha disputato tutte le partite dell’Inter in questo inizio di stagione, ma è stato spesso decisivo.











