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Avellino, Sounas: "Gruppo, tifosi, mister, società: c'è tutto per creare base importante"

Avellino, Sounas: "Gruppo, tifosi, mister, società: c'è tutto per creare base importante"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
Oggi alle 10:25Serie B
Luca Esposito

E' stato uno dei principali protagonisti della promozione in B dell'Avellino, uno che aveva già fatto la differenza a Catanzaro confermando di avere potenzialità, personalità e qualità per ben figurare anche in cadetteria. Messo da parte un lieve infortunio, Dimtrios Sounas è pronto a tornare in campo dal primo minuto nel derby di sabato pomeriggio sul campo della Juve Stabia. Ecco quanto ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb.com:

Prima della sosta stavate facendo molto bene. Lo stop è stato un aiuto o una penalizzazione?

"Sicuramente abbiamo iniziato il campionato in modo molto positivo, eccezion fatta per la prima gara siamo riusciti sempre ad essere protagonisti. La sosta ci ha fatto bene, abbiamo lavorato su quei concetti che sono venuti a mancare. La pausa è arrivata nel momento opportuno".

Cosa è scattato dentro di voi dopo l'esordio negativo di Frosinone?

"Ci siamo parlati, staff e squadra. Abbiamo capito subito che atteggiamento e mentalità andassero cambiati, sembrava non fossimo pronti per affrontare un campionato del livello di serie B. Il pareggio di Modena ci permise di ritrovare subito autostima ed entusiasmo, fino alla vittoria col Monza che rappresenta quella spinta in più che conferma che possiamo fare bene anche in questa categoria".

Rimonte in inferiorità numerica, colpaccio con la corazzata Monza. Qual è il segreto?

"Il gruppo. Già dall'anno scorso abbiamo posto delle basi importanti, chi è rimasto ha trasmesso valori corretti a tutto l'ambiente. Siamo persone che mettono avanti a tutto il bene della squadra e ognuno di noi ci mette la faccia e il massimo impegno per dimostrare forza e valore. Si è creata una bella coesione tra giovani ed esperti".

C'è chi dice che abbiate una rosa da zona sinistra della classifica, a breve rientreranno tutti gli infortunati. Si può andare oltre una salvezza tranquilla?

"E' presto per dirlo. La B è un campionato molto equilibrato, la storia insegna che squadre che potevano lottare per vincere si sono ritrovate in zona retrocessione. L'ultima può battere la prima, non bisogna mai abbassare la guardia nè perdere umiltà. Innanzitutto consolidiamo la categoria, ragionando gara dopo gara. Poi si vedrà".

E ora il derby contro la Juve Stabia, che tipo di partita vi aspettate?

"Siamo dispiaciuti per il divieto imposto ai nostri tifosi, loro sono uno dei punti di forza. L'abbiamo preparata come tutte le altre gare. E' un derby sentito, ma non dobbiamo perdere la concentrazione. La mentalità non cambia: siamo consapevoli di affrontare un avversario valido, hanno giocatori interessanti come Candellone in attacco. Occorrerà un Avellino aggressivo sin dal primo minuto".

Quanto conta il fattore Partenio?

"Il pubblico può essere determinante, venire a giocare nel nostro stadio è difficile per tutti e avere uno stadio pieno crea maggiori problemi all'avversario".

Con chi ha legato di più all'interno dello spogliatoio?

"Ho un bel rapporto con tutti i miei compagni di squadra, vorrei menzionare Cancellotti - che già conoscevo dai tempi di Perugia - e Palmiero. C'è un feeling speciale dentro al campo, ci intendiamo a memoria".

L'anno scorso ha vinto il campionato, in B ha dimostrato di essere forte. A 31 anni c'è ancora tempo per sognare la A?

"Ho sempre lavorato tantissimo per arrivare al livello dove sono adesso, affronto ogni anno con il massimo dell'umiltà. A chi non farebbe piacere fare il grande salto?!".

Quali sono le squadre più forti del campionato?

"Ci sono diverse formazioni competitive, su tutte Palermo e Venezia. Squadre attrezzate che hanno investito tanto. Il Modena è fortissimo. Come ho detto prima, però, è ancora prematuro fare pronostici, lo conferma il fatto che ogni settimana regala risultati a sorpresa. Quanto a noi devo essere onesto: con i compagni non parliamo mai di obiettivi, ragioniamo davvero partita dopo partita e solo durante il percorso potremo capire dove possiamo arrivare. Anzitutto salviamoci".

Che tipo è Biancolino?

"Un martello. Sta sempre sul pezzo, pretende tanto come giusto che sia. E' una persona molto simpatica, ha un bel rapporto con i giocatori ed è un valore aggiunto che ha dato tanto a questo club sia come calciatore, sia come allenatore".

E poi c'è la società che non vi fa mancare niente...

"Avere alle spalle una proprietà così solida è molto importante per un calciatore, ti mettono in condizione di pensare esclusivamente al campo. Società e dirigenza sono un'altra arma in più, ci aiutano a raggiungere risultati positivi e siamo veramente contenti".

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