Cori razzisti dopo Ravenna–Ascoli. Il Giudice Sportivo chiede l’identificazione dei tifosi bianconeri
La vittoria del Ravenna sull’Ascoli nel big match del Girone B di Serie C è stata oscurata da un episodio che rischia di avere pesanti conseguenze disciplinari. Al termine della gara del “Benelli”, infatti, i componenti della Procura Federale presenti allo stadio hanno riscontrato, come si legge dal comunicato del Giudice Sportivo, la violazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo agli insulti discriminatori per motivi di razza, colore, lingua, sesso, nazionalità o condizione personale.
Nel mirino un gruppo di tifosi dell’Ascoli, protagonista di cori razzisti rivolti ai calciatori del Ravenna rimasti in campo per svolgere un leggero allenamento post-partita. Tra i bersagli, il match-winner Stefano Okaka, insieme a Zagre e, nei minuti precedenti, anche Tenkorang.
Il Giudice Sportivo, sulla base della relazione federale, ha chiesto alla Procura di effettuare accertamenti rapidi per l’identificazione dei soggetti responsabili, specificando il settore esatto occupato dai tifosi ospiti: la Curva Sud Ospiti, accessibile solo ai possessori di fidelity card. Una condizione che potrebbe agevolare l’individuazione dei responsabili. In casi analoghi, l’Ascoli rischia la chiusura di un settore del proprio stadio per una o più giornate.
Nel comunicato è presente anche una sanzione da 1.000 euro al Ravenna per il lancio di una bottiglietta e 32 bicchieri di plastica nel recinto di gioco, senza alcuna conseguenza.











