TMW - Serie D, Abete: "La riforma? Aspettando Godot... Il vero nodo sono le retrocessioni"

Nel corso dell'evento 'Stati Generali dello Sport - Lo sport tra riforme e sostenibilità', organizzato da Adicosp (Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi) in collaborazione con l'università di Teramo ha preso la parola anche Giancarlo Abete, presidente della LND: "Il calcio ha una forte valenza sociale e culturale, è una grande democrazia in cui ognuno è portatore della verità, ma non l'ho mai visto come un fenomeno economico. Si, permettere di crescere, ma non crea chissà quali posti di lavoro. Anzi, per certi versi è un costo per gli imprenditori che decidono di investire, ma torno a ripetere che il calcio è destinato a credere perché le società sono ormai di entertainment, non si limitano solo al gioco ma ampliano il loro orizzonte. Si arriva quindi a riforme e sostenibilità.
C'è la riforma di cui tutti parlano, aspettando Godot, la riforma dei campionati, ma vedo che l'interesse dell'opinione pubblica è solo limitato al numero di club che giocheranno in A, la battaglia madre è quella: ma il vero problema, alla fine, è il numero di promozioni e retrocessioni, visto il divario economico tra categorie. E questo è dimostrato dal fatto che se ci si pone il problema del numero di squadre professionistiche... vuol dire che non ci sono risorse illimitate".
