Lacroix giocatore del mese di novembre in Australia: "Diamanti mi ha detto di venire qui"

"Ho parlato un monte di volte con Diamanti. Alla fine mi sono deciso a venire qui". È felice Leo Lacroix, ruolo difensore centrale, svizzero, ex Saint-Etienne. Ha lasciato l'Europa qualche mese fa per il Western United, club di Melbourne dove gioca Alino, che ha avuto un'influenza fondamentale per il suo arrivo nel continente down under: "L'ambiente è molto diverso dall'Europa, si sta molto bene e gli australiani si divertono, sono più rilassati, c'è il mare. Fanno festa tutta la settimana. Poi sto in una grande città, c'è di tutto e non c'è tempo per annoiarsi".

In cosa è diverso dall'Europa?
"La cosa che ho imparato è che l'intensità è molto alta. Prima di venire qui Diamanti mi diceva di stare pronto, perché qui magari non c'è la qualità dell'Europa, ma non si fermano mai. Sembra un po' il campionato inglese, box to box. Poi certo, quando sbagli un pallone al Saint-Etienne, con davanti Cavani, Neymar o Mbappé, ti fanno gol direttamente. Qui hai tempo per rimediare, il livello è alto ma la qualità non è quella dell'Europa".

Poche partite e già un premio...
"Sono molto felice, è difficile per un difensore. Tutta la squadra ha fatto bene e io sono stato ricompensato, spero di continuare così per vincere qualcosa con il club. Sono arrivato davanti a giocatori che han fatto storia qui in Australia".

Come mai ha scelto di giocare in Australia?
"È stato così ma non così, durante il Covid c'era già una squadra che mi voleva qui a Melbourne, però non era la mia scelta. Mi interessava sì, ma non avevo intenzione. Poi sono andato al Sion per sei mesi, il mio procuratore ha parlato con un po' di gente. Poi le telefonate con Diamanti che mi diceva che cercavano un difensore centrale. Alla fine ho detto dai, andiamo, vediamo questa avventura".

Lei è stato in Nazionale Svizzera. Non ci pensa?
"Da qui è difficile perché sono lontano, quelli che giocano nella mia posizione sono in Bundesliga, in Premier, in Serie A. Nel calcio non si sa mai cosa possa succedere, io posso solo allenarmi bene, poi giocare in Australia, in Cina o non so dove... Sarò sempre disponibile. Ma è vero che è complicato, però quando hai fiducia può capitare di tutto"

Irrealizzabile il Qatar?
"Può essere complicato, come detto prima i miei avversari hanno un vantaggio. È fra un anno, può succedere di tutto, è importante essere pronto, poi se il mister ci chiama...".