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Sebe (O Jogo): "Porto-Milan da dentro o fuori. Leao potenziale erede di CR7"

ESCLUSIVA TMW - Sebe (O Jogo): "Porto-Milan da dentro o fuori. Leao potenziale erede di CR7"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 19 ottobre 2021, 10:08Serie A
di Ivan Cardia
fonte Inviato a Porto

All or nothing. Porto-Milan, andata e ritorno, saranno 180 minuti decisivi per il futuro europeo dei rossoneri di Stefano Pioli. E anche dei lusitani di Sergio Conceicao. Si parte dalla sfida del Dragao, alla quale il Porto, come il Milan, arriva da un ottimo inizio di stagione in campionato e qualche difficoltà in Champions. Che partita sarà? “Penso che la risposta sia facile - dice a TMW Francisco Sebe, collega portoghese di O Jogo - lo dicono i risultati arrivati finora. È una partita da dentro o fuori, tutto o niente: se il Porto non batte il Milan in casa diventa difficile anche pensare all’Europa League. È una gara importantissima per le ambizioni del Porto a livello europeo. Credo che la sconfitta col Liverpool sia il passato, Conceicao lo ha detto chiaramente e la squadra lo ha dimostrato nelle ultime uscite. Battendo il Milan può continuare a sognare”.

Sfortunate entrambe, nel girone della morte.
“Al momento del sorteggio si è capito subito che tipo di percorso le avrebbe attese. Il Porto non ha grandissimi trascorsi col Liverpool, poi c’è l’Atletico Madrid campione di squadra e il Milan, la migliore della quarta fascia. Sono stati tutti sfortunati. È un gruppo tostissimo, ma il Porto ha un’attitudine a non mollare mai. Lo ha dimostrato anche l’anno scorso battendo la Juventus: sa dare il meglio nei momenti difficili”.

In casa, in campionato, il Porto ha ottenuto solo vittorie: il Dragao sarà un fattore della partita?
“Credo che inciderà molto, anche perché sarà la prima partita a capienza piena dall’inizio della pandemia. Il Porto sarà ancora più motivato del solito per questo motivo, giocare al Dragao, pieno, in Champions League, non accadeva da troppo tempo”.

Sono due squadre che segnano molto gol: ti aspetti una partita aperta o la posta in palio consiglierà un approccio più difensivo?
“Sono due squadre in una posizione difficile, soprattutto. Il Porto giocherà in casa, ragion per cui mi aspetto un Milan più attendista almeno in avvio. Però è difficile da dire, sono due formazioni che, appunto, giocano spesso all’attacco: molto dipenderà da come andrà la partita”.

Conceicao conosce benissimo l’Italia, può essere un vantaggio per lui?
“In parte, perché il calcio italiano si è evoluto molto da quando giocava in Serie A. Credo non sia più lo stesso, il Milan in particolare ha una squadra molto diversa, più giovane. Ai suoi tempi era una parata di stelle, ora ha molti giovani”.

I possibili giocatori chiave?
“Luis Diaz. È in ottima forma, magari un po’ stanco perché ha giocato tantissime gare finora. Nel Milan, forse sono di parte, ma dico Rafael Leao. È davvero imprevedibile, è in forma e lo ha dimostrato anche in nazionale”.

Leao, appunto: è considerato un possibile erede di Cristiano Ronaldo.
“Beh, è forte, veloce, tecnico, sa segnare. In Portogallo giocava da attaccante, al Milan è cresciuto molto, ha imparato a giocare sulla fascia. Può essere un suo erede. O almeno uno dei candidati”.

In estate il Milan ha bussato per Jesus Corona. Sarà l’occasione per riparlarne?
“Non credo, penso che tutte le parti saranno concentrate sulla gara. Conta tantissimo. In più Corona potrebbe partire a parametro zero a fine stagione”.

In Italia il tema dei parametri zero è un grande argomento di discussione. In Portogallo?
“Se n’è parlato molto meno, anche perché Conceicao ha detto chiaramente di non essere interessato alle scadenze dei contratti dei giocatori. Corona non ha giocato una grandissima stagione, finora”.

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