Genoa, A-Cap non molla: a luglio sentenza sull'acquisto del club da parte di Sucu

Il contenzioso sulla cessione del Genoa continua. Nei primi giorni di lugli, scrive Il Sole 24 Ore è attesa la decisione del Tribunale di Genova sull’eventuale annullamento della delibera di aumento di capitale che ha consentito l’ingresso dell’imprenditore rumeno Dan Șucu nella compagine societaria rossoblù. A proporre il ricorso, il gruppo statunitense A-Cap.
La società americana, creditrice di 777 Partners - precedente proprietà del Genoa - per una cifra vicina ai 2 miliardi di dollari, ritiene di poter esercitare diritti di controllo sul club rossoblù in virtù dell’insolvenza dell’ex azionista. Per questo ha chiesto l’annullamento delle delibere che hanno portato all’ingresso di Șucu, contestando in particolare l’aumento di capitale approvato con esclusione del diritto di opzione.
Una prima istanza di A-Cap era stata respinta, ma il gruppo ha presentato ricorso e il tribunale ha chiesto ulteriori approfondimenti. Il nodo giuridico riguarda proprio la legittimità dell’esclusione del diritto di opzione, prevista dalla legge solo in casi di urgenza e per interesse della società. Il Genoa, all’epoca, doveva far fronte a debiti fiscali per circa 37 milioni.
Nel frattempo, A-Cap ha depositato nuovi documenti, affermando di essere pronta a investire direttamente nel club e di godere di piena solidità finanziaria: “A-Cap ha 1,3 miliardi di dollari in liquidità e 15,6 miliardi in asset”, si legge negli atti. Inoltre, il gruppo ha chiesto il sequestro di azioni per 12 milioni ancora nelle mani di 777 Partners. Una vicenda che rischia di incidere profondamente sul futuro societario del Genoa.
