Ibrahimovic non è più il centro del mondo Milan. In conferenza c'era solo Tare

"Lo aspetto, non l'ho ancora visto". Massimiliano Allegri, ieri, ha spiegato come non ci fosse stato ancora un contatto personale con Zlatan Ibrahimovic. "Quando c'è stata l'ufficialità ci siamo sentiti, sono contento. E' stato un giocatore che insieme agli altri mi ha regalato il primo scudetto, ora ha iniziato una nuova carriera da dirigente. E' un consulente e deve essere un esempio per quella che è stata la sua mentalità". Ieri la falla è stata tappata, con il primo colloquio dopo l'allenamento del pomeriggio.
Una situazione particolare, anche perché c'era già stato l'incontro con la proprietà RedBird, di cui Ibra è un senior advisor. "L'ho incontrata. È stato un pranzo piacevole, sono stato molto contento. Per quanto riguarda i tifosi la cosa più importante che dobbiamo fare è lavorare bene, giorno dopo giorno: l'unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è quello di lavorare bene, con responsabilità e professionalità. E cercare di ottenere risultati, che è la cosa che conta di più nel calcio. I tifosi dovranno darci una mano".
Era solo una questione di timing. Perché Ibrahimovic non era in Italia nel momento in cui Allegri si è presentato alla dirigenza. Quello che però è chiaro è come lo svedese non sia più al centro delle questioni puramente tecniche. Ed è un qualcosa di incontrovertibile, perché l'anno scorso era sempre presente al tavolo delle presentazioni, ieri invece c'era solamente Igli Tare.
