Juventus, Spalletti: "Non è un alibi giocare ogni tre giorni, la dobbiamo far finita"
Nel corso della conferenza pre-Sporting, il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato anche dei ritmi del calcio moderno: "La vittoria di Cremona è merito dei calciatore e io non ho messo mano. Vi ringrazio delle belle cose che avete detto, ma rifaccio i complimenti a loro. Sono stati attenti alle richieste, alle risposte dal campo sono state corrette quelle che mi aspettavo. Sono sempre stati blocco squadra, difficilmente lunghi. Oggi c'è stato un allenamento in più per potersi parlare, quello che mi fa piacere è vedere gli occhi con cui mi guardano. Dicci cosa fare e noi si parte. Questo per me è fondamentale e racconta della voglia dei calciatori e della disponibilità di voler far bene. Loro sono un buon gruppo dal punto di vista calcistico e umano".
C'è un metodo per preparare una partita così difficile?
"È una fortuna giocare la Champions, perché è la suite del calcio. Poi per giocare questa competizione dobbiamo avere un'idea propria di cosa vuol dire essere squadra e dobbiamo proteggere questa idea con grande personalità. Bisogna avere il coraggio di scegliere quello che vogliamo fare. Di solito si ha sempre tre possibilità: la scelta corretta, sbagliata e l'incertezza di cosa si vuol fare. Quella peggiore è l'incertezza, anche di quella sbagliata. Non è un alibi giocare ogni tre giorni, la dobbiamo far finita, parlo dei miei calciatori. Il calcio è questo, si gioca ogni tre giorni, non abbiamo scappatoie".











