L'ex arbitro Minelli: "Totale confusione tecnica all'interno del gruppo AIA. Cose difficili da spiegare"
La classe arbitrale italiana non sta vivendo un momento facile. Tanti, troppi, gli episodi discussi nelle ultime settimane, con i casi relativi al possibile rigore per la Lazio all'ultimo minuto della sfida contro il Milan e all'entrata di Rrahmani su Kone all'inizio dell'azione che ha portato al gol decisivo del Napoli, che hanno fatto discutere molto. Il mondo dei direttori di gara, in Italia, è in confusione e per parlare di tutto questo l'ex arbitro Daniele Minelli ha parlato in esclusiva a TMW.
L'arbitro Collu nell'occhio del ciclone ma la sensazione è che sia stato richiamato al VAR nonostante avesse già deciso di concedere il calcio d'angolo alla Lazio e non il rigore. A quel punto è sembrato che si sia "inventato" un fallo di Marusic per salvare la faccia al VAR. Cosa ne pensa?
"Il termine "inventato" è la parola giusta. In teoria il protocollo c'è ma è chiaro che se una volta non viene seguito da una parte e una volta non viene seguito dall'altra diventa complicato. Questi episodi portano a una serie di confusioni, che ho sempre sostenuto siano anche all'interno del gruppo a causa di una gestione tecnica non corretta, che portano a non saper cosa si debba fare. Tutto si spiega anche con ciò che successe dopo Parma-Milan e il rigore non assegnato per un fallo su Saelemaekers. Nei giorni scorsi venne detto che sarebbe meglio fare una on field review in più che in meno, ed ecco che sabato a San Siro si è applicata questa idea. Ed è normale che se viene fatta al novantesimo in una partita tirata, per un rigore che non c'è, la gestione diventa disarmante. L'OFR non doveva esserci e anzi, qualora fosse stato assegnato c'erano gli estremi per toglierlo. Tutto comunque è diventato difficile. La gestione interna sta creando una confusione pazzesca. Siamo alla tredicesima giornata e non so in che modo si possa rientrare in carreggiata".
In tutto questo, dopo il caos a San Siro, alla Lazio è stata tolta anche un'altra potenziale occasione, visto che è stata assegnata una punizione al Milan ed è stato tolto il calcio d'angolo che Collu aveva assegnato prima di essere richiamato al VAR.
"Certo, ma è tutta una conseguenza di una gestione che non trova delle giustificazioni ma non è la prima di quest'anno. Oltretutto creata dal VAR che dovrebbe correggere gli errori. C'è confusione in una gestione che secondo me è ampiamente arrivata al capolinea. Sarà difficile rientrare, visto che gli episodi creano una storicità pericolosa. Queste situazioni sono inspiegabili".
La settimana scorsa Rocchi sul caso Vlahovic disse in pratica che, anche se il protocollo dice che il VAR non poteva intervenire, se un rigore non c'è non va dato. Ma questo non fa altro che creare giurisprudenza.
"Hai già detto tutto. Il problema è che si cercano giustificazioni in situazioni ingiustificabili. Essere al suo posto è difficile, sia chiaro, ma la situazione è chiara e il livello non è accettabile per la Serie A".
Altro caso, il possibile fallo di Rrahmani su Kone.
"Siamo al limite ma nel calcio devi prendere il pallone e il difensore del Napoli lo prende. Poi c'è anche il contatto con Kone ma a mio avviso si è fatto bene a lasciar correre. Vista live sembrava fallo ma rivedendo le immagini non è fallo. Non c'è imprudenza, ha fatto la sua giocata e basta".











