La prima vittoria di Fonseca al Milan: Venezia annichilito in 29', poker e San Siro applaude
Gli applausi e i cori a fine partita sono la notizia più bella dopo il risultato. Già, perché sembrava già un Milan in crisi, ad ascoltare i tifosi o leggerli sui social. Invece la formazione rossonera si ritrova contro il Venezia, annichilendolo dopo le polemiche e i dubbi con quattro gol in meno di mezzora, 29 minuti. Prima Theo Hernandez, poi Fofana, infine due rigori trasformati da Pulisic e Abraham. Prima vittoria per Paulo Fonseca sulla sua nuova panchina. Le critiche ora sono più lontane.
Reazione immediata
Ci si aspettava una reazione e reazione è stata. Immediata. Pronti-via, neanche due minuti di gioco e il Milan è già avanti. Indovinate con chi? Proprio loro, i due calciatori più discussi delle ultime settimane: Theo Hernandez e Rafa Leao. Quest'ultimo sgasa e imbecca il francese, che da posizione defilata fa 1-0, complice anche un intervento tutt'altro che perfetto di Joronen. Poi il Venezia prova a reagire, ad entrare in partita e si rende pericoloso un paio di volte con Oristanio e Nicolussi Caviglia. Ma la replica dura troppo poco.
Tre gol in tredici minuti
Già, perché dal 16' di fatto i ragazzi di Di Francesco subiscono il 2-0 e scompaiono. Su sviluppo d'angolo Gabbia devia in rete, il Milan raddoppia. E nove minuti più tardi, al 25', cala pure il tris. Abraham conquista un calcio di rigore, Pulisic lo trasforma. E prima della mezzora, al 29', tredici minuti dopo il 2-0 ecco anche il poker: altro giro, altro rigore, guadagnato da Leao e convertito in rete stavolta da Abraham, al primo gol in rossonero. Affonda il Venezia, vola il Milan. E San Siro già canta all'intervallo.
Calano i ritmi, Nicolussi Caviglia espulso
Nella ripresa il Milan si mette giustamente in gestione. I ritmi sono più bassi, i rossoneri non forzano le giocate, fanno possesso e quando il pallone ce l'hanno gli avversari si compattano bene. Fonseca allora risparmia una mezzora a Leao e Reijnders, due tra i migliori, e inserisce Morata e Okafor. L'unica azione da registrare è quella dell'1-4 del Venezia, con la firma di Zampano, poi annullato per un fallo a centrocampo di Nicolussi Caviglia: già ammonito, l'ex Juventus si becca il secondo giallo e viene espulso. Con un uomo in meno per il Venezia si fa letteralmente impossibile. E il Milan amministra il risultato fino al triplice fischio. E agli applausi del Meazza.