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La Roma che verrà: fisicità, pressing e nuove gerarchie

La Roma che verrà: fisicità, pressing e nuove gerarchieTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 2 giugno 2025, 07:45Serie A
di Debora Carletti

Gasperini alla Roma è ormai questione di ore, ma la vera partita è già cominciata lontano dai riflettori: è quella per costruire una squadra che rispecchi davvero la visione del tecnico piemontese. Non si tratta solo di sistemare qualche tassello, ma di ridefinire il DNA della Roma, portandola verso un’idea più coraggiosa, intensa e verticale. In questo, la figura di Ranieri (ora con un ruolo più strategico) può essere fondamentale per garantire equilibrio e lungimiranza nelle scelte.

Tra i primi nodi da sciogliere c’è l’attacco, dove serve fare chiarezza più che quantità. C’è curiosità intorno a Dovbyk, arrivato lo scorso anno con grandi aspettative ma mai davvero calatosi nel contesto giallorosso. È un attaccante che vive di area, potente, generoso, ma il suo modo di giocare è spesso legato a una squadra che lavora per lui, non con lui. Per funzionare con Gasperini dovrebbe reinventarsi: partecipare di più alla manovra, diventare anche uomo di raccordo e pressing. Non è detto che non possa riuscirci, ma è una scommessa.

Ecco perché si guarda anche altrove, magari in provincia, dove le storie di crescita sono più vere.

Lorenzo Lucca, dopo anni da eterna promessa, ha trovato continuità all’Udinese: è alto due metri, ma sa dialogare, pressare, attaccare la profondità. Sembra fatto apposta per un calcio dinamico e spietato come quello del Gasp.
Nikola Krstovic, invece, è un animale da battaglia: meno tecnico, più rabbioso, uno che ha segnato 11 dei 27 gol del Lecce e non si risparmia mai.
Due profili diversi, entrambi intriganti. Due idee che raccontano molto della Roma che verrà. Purché, stavolta, si scelga in base a una visione, e non solo ai nomi.

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