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La storia di Bright, dalla D all'Inter Miami: "Con Messi sono quasi svenuto ma il top è Busquets"

La storia di Bright, dalla D all'Inter Miami: "Con Messi sono quasi svenuto ma il top è Busquets"TUTTO mercato WEB
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Niccolò Righi
Oggi alle 09:53Serie A
Niccolò Righi

Partito da Zibido San Giacomo e diventato campione con l’Inter Miami di Messi, Yannick Bright ha parlato della sua storia a La Gazzetta dello Sport: “Devo ancora realizzare veramente quello che è accaduto. Vincere insieme a Leo è qualcosa di incredibile. Se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei creduto. Abbiamo festeggiato insieme alle famiglie in un attico di Miami”.

Faticava in Serie D, com’è finito in America?
“Tutto è iniziato con un messaggio ricevuto su Instagram nel 2020 quando giocavo all’Arconatese. In quel momento sentivo di dover cambiare vita e insieme ai miei genitori abbiamo deciso di fare questo salto nel vuoto. Ora posso dire che è stata la decisione migliore della mia vita. Inizialmente mi sono chiesto esattamente cosa ci facessi in spogliatoio insieme a tutti questi campioni, penso sia normale.Dopo le prime settimane però questa sensazione è passata, non avevo altra scelta”.

Com’è Messi?
“Leo è una persona molto umile con un’aura incredibile. Ricordo che la prima volta che l’ho visto sono quasi svenuto, nonostante avessi cercato di prepararmi mentalmente prima del suo arrivo. Si è presentato come una persona qualsiasi, è un leader dentro e fuori dal campo, prima delle partite sa sempre trovare le parole giuste per motivarci. Un professionista modello, con una cura maniacale per i dettagli. È un ragazzo tranquillo, ma in campo si trasforma in un animale, a 38 anni e dopo tutto quello che ha vinto non vuole mai perdere neanche in allenamento. In spogliatoio poi ha un’ottima relazione con tutta la squadra”.

Con chi ha legato di più?
“Sergio Busquets è quello che mi è stato più vicino: giochiamo nello stesso ruolo e ha cercato di farmi assimilare il suo stile, anche se siamo due giocatori completamente diversi. Lui è molto più tecnico, mentre io sono più grintoso… Giocare come lui è quasi impossibile (ride). Io e lui condividiamo la passione per il football americano, abbiamo anche una lega di fantafootball. Mi mancherà molto ora che ha smesso”.

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