Meglio Paredes di Matic, parola di Mourinho. Ma alla Juventus è stato un flop

Dopo un'annata pessima, Paredes può tornare a essere un giocatore importante? È la domanda da farsi dopo questi primi di ritorno alla Roma, dopo che con la Juventus non è certamente andata come si poteva sperare e aspettare. Il centrocampista argentino ha avuto più soddisfazioni con la sua nazionale, pur essendo una riserva, che con i bianconeri. Campione del Mondo in Qatar, solo tredici partite dall'inizio con il club di Massimiliano Allegri. Il tecnico lo considerava, in realtà, solo un buon cambio. Dall'altro lato non sentire la fiducia ha portato Paredes a non essere l'architetto della squadra, almeno non come si poteva pensare. Alla Juventus, senza troppi giri di parole, è stato un flop, oscurato solamente dagli infortuni continui di Pogba.
Dopo le sette partite da titolare di fila - la prima fu subentrante - la sensazione è che Mourinho voglia puntarci molto per creare un centrocampo in grado di dominare il gioco più che subirlo. "Leo è un prodotto finito come giocatore. Non è un ragazzino in evoluzione, è maturo, in fase offensiva mi è sempre piaciuto e adesso che lavoro con lui dico che amo il suo modo di giocare. La squadra con lui ha sempre il possesso palla in più rispetto all'avversario, dà una connessione importante tra i difensori e la parte offensiva. [...] Sono d'accordo, mi piace tantissimo Matic, mi piace tanto Paredes come giocatore e in fase offensiva lo amo". Le differenze fra i due sono evidenti, sia fisiche che tecniche.
Così la sensazione è che molte delle ipotetiche fortune in fase di costruzione della Roma possano passare dai piedi dell'argentino. Uno che poteva essere considerato più come una figurina, almeno in estate, che una scelta operata per dare un volto differente rispetto a quello visto dai giallorossi in questi ultimi due anni. Più possesso e forza offensiva, meno schermo davanti alla difesa.

