Aria pesante in casa Pergolettese. Duca: "Dobbiamo assolutamente invertire la tendenza"
Dopo il pesante 3-0 incassato ieri contro la Giana Erminio nel posticipo della 14ª giornata del campionato di Serie C, è stato Mauro Duca, amministratore delegato della Pergolettese, a prendere la parola in conferenza stampa:
"In situazioni come questa vogliamo metterci la faccia in prima persona. Io rappresento la società, lo staff e tutta la squadra. È meglio gestirla in questo modo".
Duca ha spiegato da dove arriva la delusione: "Dalla partita, dal risultato o dall’arbitraggio? Dal momento. Non vogliamo cercare alibi. Abbiamo perso, non ce l’aspettavamo in questo modo. Potrei parlare di episodi – un rigore secondo me netto e secondo tutti quelli che erano al 'Voltini' o l’hanno visto in televisione – ma non avrebbe cambiato la partita. Ha creato un’atmosfera ancora più tesa di quella che già c’era. Il rigore non dato al primo minuto e il giallo invece di un rosso possibile sono episodi che si sommano a tanti altri. Ma siamo stanchi della cultura degli alibi. Dobbiamo andare dritti al punto: dobbiamo fare risultati e in questo momento non ci riusciamo".
Sui possibili rimedi: "Ci pensiamo tutti i giorni. Se avessimo la bacchetta magica non saremmo qui a parlarne. Il campionato è ancora lungo, non è la fine di tutto. Ne usciamo solo con la consapevolezza di non avere alibi e concentrandoci sul nostro percorso. I rimedi sono lavorare, lavorare e lavorare. Lo facciamo ogni giorno".
Inevitabile chiedere se ci saranno decisioni anche sull’aspetto tecnico della squadra: "Ci penseremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni. È chiaro che siamo in una fase di carenza di risultati, dobbiamo invertire assolutamente la tendenza. Non è una situazione senza ritorno, ma crea un’atmosfera che non aiuta a lavorare sereni, staff compreso".
La squadra è sembrata intimorita fin dall’inizio, molto contratta: "Intimorita sì, ma non è un alibi. Abbiamo usato un assetto nuovo per una serie di assenze; qualche pedina che strutturalmente ci dà una grossa mano non c’era. All’inizio la sensazione era quella, poi dopo qualche minuto l’approccio e l’atteggiamento sono diventati molto positivi. Siamo andati vicinissimi al gol con quella gran parata del loro portiere nel primo tempo. Poi sono arrivate le situazioni arbitrali. L’arbitro le ha interpretate così: bene per loro, male per noi. Ma noi oggi abbiamo perso 3-0 e abbiamo finito in nove. Questo è il sintomo di un’atmosfera che deve rasserenarsi".
Parker è già alla seconda espulsione: "Provvedimenti? Vediamo. Crea nervosismo, un’atmosfera che a volte diventa pesante. Parker oggi era molto in palla, soprattutto all’inizio. Ha avuto un momento di frustrazione. Lo rivedremo bene: non so nemmeno se fosse da rosso diretto. Mi è piaciuto che sotto 3-0 rincorresse ancora la palla con quella voglia. È stato un momento bello, finito però con un fallo di frustrazione. Non qualificherei la sua partita per quell’episodio".
Un elogio va invece ai tifosi: "Non hanno mollato un secondo la squadra, anche quando sarebbe stato facile andarsene. Ci danno una gran mano e ci devono far pensare che questo ambiente merita. Siamo concentrati su questo".













