Setti: "Tudor stracciò il contratto davanti a me, rinunciando ai soldi. Non lo dimentico"

L'ex patron dell'Hellas Verona Maurizio Setti ha parlato dalle colonne di Tuttosport dell'ex scaligero Igor Tudor, ora grande protagonista alla Juve: "Di Tudor avrò sempre un ricordo speciale. Partiamo da un presupposto: lui è un uomo molto sereno. Vive la vita meglio rispetto ad altri allenatori che ho avuto. A fine anno, quando ci siamo trovati e gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, lui aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza. Io gli dissi: “Ti sconsiglio di restare qui, perché non so quanti giocatori sarà costretto a cedere”. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Non lo dimentico. Dopo un mese lo chiama il Marsiglia e gli scrivo: “Dio vede e provvede, la vita ti sta portando in Champions League”. Tudor è un uomo di spessore, una persona rara da trovare nel mondo del calcio".
Alla domanda su quando sia scattata la scintilla tra loro, ha raccontato che Tudor si presentò a casa sua prima che prendesse Di Francesco. Tuttavia, all'epoca, Tudor non era convinto di sostituire Juric, che aveva fatto molto bene a Verona, e temeva di "bruciarsi".
Per questo motivo, scelse Di Francesco, ma ha ammesso di non essere convinto già dal giorno dopo, a causa di uno staff che lo lasciava perplesso e di divisioni interne nel gruppo di lavoro. Dopo sole tre partite, ha richiamato Tudor che, a quel punto, era più convinto e ha accettato subito.
