Tether e sauditi per la Juve? Il sindaco di Torino: "Sono nostalgico, mi piacciono i presidenti tifosi"
Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, è intervenuto ai microfoni di Radio Rai Gr Parlamento per parlare della situazione della Juventus, al centro di numerosi voci, tra cui quelle relative all'interesse di Tether e di alcuni fondi sauditi: "Sono nostalgico, mi piace l’idea dei presidenti tifosi e che hanno nel cuore, oltre agli elementi societari, anche un po’ di passione. Questo è un valore che spero l’Italia continui ad avere".
Oggi però sembra che le cose stiano cambiando.
"Abbiamo già visto l’ingresso in Italia dei fondi di investimento, con operazioni che hanno più un carattere speculativo. Io sono un po’ più romantico, il calcio è emozione, fede e cuore. A Torino questo è ancora una realtà. Sono contento di essere il sindaco di una città che ha due squadre, due stadi e due presidenti italiani, con cui la città ha rapporti e questo facilita la gestione operativa".
Per la verità, il CEO di Tether Paolo Ardoino ha rincarato la dose, spiegando: "Riteniamo che la Juventus possa fare molto meglio e vorremmo contribuire a un cambiamento positivo, anche senza necessariamente controllarla interamente. Io e Giancarlo Devasini siamo grandi tifosi della Juventus, ma crediamo anche che oggi abbia un enorme potenziale inespresso: 200 milioni di fan nel mondo, molti nei mercati emergenti che noi serviamo con Tether. Possiamo aiutare il club a interagire meglio con questi fan e portare tecnologie avanzate, al pari dei grandi big della tecnologia, dall’intelligenza artificiale all’analisi delle performance. Se qualcuno vuole vendere, secondo le regole di mercato – la Juventus è una società quotata in Borsa – noi possiamo comprare e non ritiriamo l’offerta".











