Torino, Warming: "Mi sto ambientando. Punto di riferimento in A? Prima era CR7, oggi è Belotti"

"Lo abbiamo seguito nel corso della stagione passata, è giovane e ha potenziale: ha bisogno di tempo ma è uno di quelli che non si tira indietro, ha un grande senso del dovere a abbiamo un allenatore molto bravo nel migliorare i ragazzi giovani": il dt del Torino, Davide Vagnati, presenta così Magnus Warming. E il danese classe 2000, prelevato in estate dal Lingby, ha detto le prime parole da calciatore granata.
Come ti stai ambientando?
"Ho già imparato qualche parola in italiano. Mi piace stare qui perché i compagni sono ottimi, mi piace l'ambiente, sto imparando a comunicare con loro. La città? Si mangia veramente bene".
Quale è la tua posizione preferita in campo?
"Io sono un'ala, destra o sinistra non importa. Posso anche giocare da attaccante, ma quello è il mio ruolo preferito. Il mister mi chiede di lavorare duramente e mi dice di essere paziente".
Come è stato il tuo primo impatto qui?
"Il calcio è molto più fisico e veloce, bisogna giocare con pochi tocchi. Ci vuole un po' di tempo per abituarsi, ma penso di aver già imparato diverse cose”
Quale è il tuo idolo in Serie A?
"Cristiano Ronaldo è sempre stato un punto di riferimento, ma ora non è più in Italia. Senza di lui, dico Belotti! E poi Maehle".
Prima di venire qui, conoscevi il Toro?
"Sì, conoscevo la storia del club e avevo visto alcune partite dello scorso anno".
Speri di essere il prossimo danese a sfondare in Italia?
"Penso che quello che permette ai danesi di fare bene in Italia è la cultura del lavoro. Quanto a me, certo, spero di essere il prossimo ad emergere".
Hai avuto altre offerte?
"Il Toro è una grande squadra, mi hanno voluto e mi apprezzano come giocatore, inoltre il campionato italiano è importante. Non vedevo l'ora di avere una opportunità di questo tipo".
Puoi giocare anche da esterno a tutta fascia?
"Faccio ciò che mi chiede il mister, ma ovviamente sono un giocatore offensivo: nasco come ala, mi piace puntare l'uomo e cercare di segnare".
C'è qualche compagno che ti sta aiutando ad inserirti?
"Gemello è un bravissimo ragazzo e parla un ottimo inglese, poi ci sono Aina e Linetty che cercano di aiutarmi con la lingua".
Obiettivi per la stagione?
"Lavorare duro giorno dopo giorno, oltre a giocare il più possibile. Ma questo viene col lavoro, io adesso penso solo a questo".
Hai già assaggiato la cucina italiana?
"Sì, mi piace molto la pasta al ragù, ma purtroppo non sono molto bravo a cucinare".
Cosa pensi di dover migliorare per giocare di più?
"Devo imparare ad aggredire gli spazi e nelle letture tattiche".
