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TWITCH - Paolucci: "Dalla Juve al Catania fino alla Promozione, ora porto su la Civitanovese"

TWITCH - Paolucci: "Dalla Juve al Catania fino alla Promozione, ora porto su la Civitanovese"
© foto di Federico Gaetano
venerdì 24 marzo 2023, 16:38Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte A cura di Francesco Benvenuti

Michele Paolucci, ex attaccante fra le tante della Juventus e del Catania che oggi milita nella Civitanovese, è stato ospite della puntata odierna del programma Twitch di TuttoMercatoWeb.com. Queste le sue dichiarazioni, a partire dalla sua nuova stimolante avventura in Promozione: "Ho concluso la stagione 2022 nel FC Manitoba, in Canada, dove mi trovavo ormai da tre anni. Mi avevano proposto anche di prolungare il contratto, ma sentivo il richiamo della mia Italia. Giravo il mondo ormai da 22 anni e avevo voglia di tornare a casa. Mi sono proprio detto: 'Se devo continuare a giocare, lo faccio dove mi sono sentito a casa'. Da bambino andavo allo stadio a vedere la Civitanovese, mi mettevo la sciarpa con questi colori e ho deciso quindi di intraprendere questa bellissima esperienza. Non era scontato, perché in avventure di questo tipo se fai bene è scontato, mentre se fai male vieni subito criticato. Qualcuno mi ha dato del matto, perché il pallone è rotondo e non hai mai la garanzia di fare bene... Diciamo che alla Civitanovese ho ricominciato veramente da zero, mi sono dovuto dare da fare e vorrei davvero lasciare un solco in questa società. Se mai dovessi scrivere un libro, mi piacerebbe dedicare qualche paragrafo, anzi forse qualche capitolo, a questa nuova sfida. È veramente importante per me".

I risultati, almeno per ora, parlano però a tuo favore.
"È vero. Siamo primi in classifica, anche se qualcuno dietro ci sta dando del filo da torcere. Civitanova è una piazza importante, piena di tradizione e storia. Ho stretto un patto con la mia gente e ho promesso a tutti che avrei difeso questi colori nel migliore dei modi. È un viaggio bellissimo, ogni giorno vivo sfaccettature del tutto nuove. Mi capitava per esempio di allenarmi con compagni che vengono da sette-otto ore di lavoro... Sono esperienze che mi hanno completato. Abbiamo un gruppo di bravi ragazzi con una bella colonia argentina in stile Catania e anche tanti ragazzi di qua. I tifosi ci seguono con passione, pensate che nell'ultima partita in trasferta ne avevamo ben 400 al nostro seguito".

Hai nominato il Catania, la tua seconda casa calcistica. Come hai vissuto la recente promozione in Serie C?
"Il Catania è rinato e ovviamente l'ho seguito partita dopo partita. Faccio i complimenti a tutti, dalla società alla squadra. Ho sentito il mio amicone Marco Biagianti pochi giorni fa, in giacca e cravatta sta da Dio (ride, ndr). Si era creato un legame unico fra città e squadra. Il Catania è stato bravo e adesso viene sia il bello sia il difficile. Tutti si aspettano il doppio salto, ma non è scontato. Sono orgoglioso e felice per questa città incredibile".

Passiamo a un'altra tua ex squadra, la Juventus. Che opinione ti sei fatto sulla gestione di Allegri?
"La Juve ha trionfato per 10 anni di fila e forse quel periodo è stato un po' sottovalutato. Sappiamo tutti quanto sia difficile vincere in Italia. Oggi lo spettacolo del campionato italiano è aumentato e non posso che fare i complimenti al Napoli. Per quanto riguarda la situazione attuale dei bianconeri, un -15 in classifica ti impatta sicuramente come calciatore. È qualcosa che senti e respiri. La Juve è partita senza calciatori importanti come Pogba o Chiesa, ma Allegri ha trovato progressivamente la giusta quadratura. Vedo una Juve concreta, tosta e pragmatica, proprio come il suo allenatore. È una squadra che può portarsi a casa una coppa, che sia la Coppa Italia o l'Europa League. E anche per la Champions se la giocherà fino alla fine. Allegri ci ha messo la faccia nei momenti di difficoltà e si è preso le critiche, non vedo perché non dargli meriti ora che le cose vanno per bene".

Chiosa sul tuo futuro: cosa farai una volta appesi gli scarpini al chiodo?
"Innanzitutto vorrei regalare la promozione alla mia città, poi vedremo... Ho 37 anni, ma ancora tanta voglia di giocare finché il fisico me lo permette. Poi vorrei fare qualcosa a livello di academy personale, vorrei aiutare i bambini e le bambine a crescere. Mi immagino una scuola calcio e una scuola di vita al contempo".

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