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Catanzaro, Aquilani: "Era un matrimonio che si doveva già fare. Scusate il ritardo"

Catanzaro, Aquilani: "Era un matrimonio che si doveva già fare. Scusate il ritardo"
Oggi alle 18:49Serie B
di Claudia Marrone

“Era un matrimonio che si doveva fare e mi verrebbe da dire scusate il ritardo”: così, come si legge su calciocatanzaro.it, il neo allenatore del Catanzaro Alberto Aquilani, che si è presentato questo pomeriggio alla stampa.

Il tecnico, lo ricordiamo, era stato contattato dal club anche lo scorso anno per sostituire Vincenzo Vivarini, ma aveva rifiutato la panchina che è stata poi occupata da Fabio Caserta, che a breve verrà ufficializzato dal Bari. Proprio su quel rifiuto, si è così espresso Aquilani: "L’anno scorso non sono venuto perché avevo bisogno di staccare un po’ la spina. Avevo delle offerte ma ho preferito restare fermo. Sono in qualche modo legato a questa squadra da due anni, l’ho seguita ma senza un secondo fine. Quando mi hanno contattato nei giorni scorsi ero convinto fosse il momento giusto. Questa piazza è rara, sono molto felice dell’opportunità che mi è stata data. Ringrazio la società e voglio ripagare la loro fiducia con i risultati".

Prosegue poi: "Il Catanzaro fa ottimi campionati da due anni e non è facile ripetersi, ma credo fortemente che abbiamo tutti gli strumenti per fare bene e non voglio pormi limiti. Faccio questo lavoro per ambire ai livelli più alti e non per scaldare una poltrona o per accontentarmi: vorrei che la mia squadra fosse identitaria, aggressiva e propositiva. Deve essere capace di leggere i momenti della partita e ognuno di noi deve credere in ciò che facciamo per rifugiarci nei momenti di difficoltà nei nostri principi. Servono determinate caratteristiche fisiche e tecniche per il calcio che piace a me. Bisogna andare forte, ma quando ci sarà da difendersi dovremo farlo bene così come dovremo essere abili ad andare in verticale quando ne avremo la possibilità. Non ho visto una qualità eccelsa nell’ultima Serie B, ma in un campionato di questo tipo serve tanta concretezza. La nostra mentalità sarà quella di vincerle tutte”.

Nota conclusiva, all’eredità lasciata da Caserta: "Caserta è un allenatore preparato che è stato capace di fare un gran campionato con la squadra. Non mi piace fare paragoni con altri allenatori, c’è chi sceglie di difendersi con un baricentro più basso e chi lo fa qualche metro più avanti. Il suo lavoro è stato straordinario e mi lascia una squadra da cui tutti hanno aspettative molto alte. Vedo tanti pregi e ci saranno sicuramente anche delle cose da migliorare”.

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