Catanzaro, Polito: "Giovani e sostenibilità le parole d'ordine. Sognare sì, ma con calma"

“La proprietà mi ha chiesto giovani, sostenibilità e se possibile plusvalenze, senza rinunciare a un buon campionato e così ci siamo mossi. Per la prima volta abbiamo quattro ragazzi nelle selezioni giovanili e questo è motivo d’orgoglio per il club e la città”. Il direttore sportivo del Catanzaro Ciro Polito parla così nella conferenza stampa di fine mercato facendo il punto di quanto fatto negli ultimi mesi: “Lo scorso anno eravamo tanti e non ci sono stati problemi, se poi a gennaio qualcuno avrà giocato poco puliremo la rosa. - prosegue ancora il dirigente giallorosso come riporta LaCnews.it - I giovani importanti vanno presi subito, altrimenti è dura, mentre per i più esperti devi attendere perché spesso sono incedibili fino a venti giorni dalla fine e poi si aprono spiragli. Liberali è un colpo vero, ma è un 2007, va accompagnato, non caricato di pressioni. Di Francesco? Avevo tre prime scelte quando il mister mi ha chiesto un esterno d’attacco forte nell’uno contro uno. Lui, Caso e Pierini e ho preso il primo che si è liberato”.
Spazio poi agli arrivi d’esperienza: “Oudin non ha bisogno di presentazioni, ha accettato il progetto tecnico con grande serietà e senza forzature contrattuali. Se fa quello che sa fare ci farà divertire. Pandolfi è uno che attacca la profondità e sa inventarsi i gol. Il Serie B i bomber puri sono pochi e noi ne abbiamo uno. Pandolfi è l’incastro giusto e un giocatore nel pieno della maturità. Quanto a Cassandro mi ha impressionato per come ha incarnato Catanzaro: affidabile, solido, senso di appartenenza. Con il suo arrivo possiamo modulare la linea difensiva a 4 o a 3 senza perdere equilibrio”.
Polito poi si sofferma sui colpo ‘mancati’: “Ho provato fino all’ultimo a portare un ragazzo dell’Udinese come Rui Modesto. Gli piaceva la situazione, ma per motivi personali ha preferito restare lì. Per quanto riguarda De Luca non l’abbiamo mai trattato sul serio anche perché è stato categorico nel dire che non voleva tornare in Serie B”.
In conclusione Polito si sofferma su obiettivi e piazza: “Prima di tutto questa città deve mantenere la Serie B e consolidarsi in questa categoria. In questo campionato ci sono colossi che spendono milioni, mentre noi difendiamo le nostre idee con coraggio. Sognare è lecito, ma passo dopo passo. - conclude il ds – Catanzaro sta diventando appetibile, l’asticella si è alzata, ma alla base deve restare l’umiltà perché se la perdiamo andiamo a mare. Siamo una rosa umile che non ha paura di nessuno e può giocarsela con chiunque”.
