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…con Massimiliano Maddaloni

…con Massimiliano MaddaloniTUTTO mercato WEB
Foto ufficio stampa Siena
lunedì 1 novembre 2021, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Massimiliano Maddaloni riparte da Siena. Dopo tanti anni in Cina al fianco di Marcello Lippi, Giorgio Perinetti ha deciso di puntare su di lui una volta esonerato Alberto Gilardino. Il Siena cerca la svolta sul piano del gioco e una risposta in termini di risultati in linea con il mercato importante condotto. Con ai box alcuni uomini di punta della squadra, la prima sfida di Maddaloni si chiama Gubbio. “Il giorno che sono tornato in Italia ho iniziato a girare per far capire al mondo del calcio che volevo tornare da dove avevo lasciato: da primo. Avevo avuto un’occasione in Cina perché uno dei migliori allenatori al mondo aveva bisogno di un uomo di campo. Quando sono tornato mi sono messo sul mercato e appena il Siena mi ha chiamato sono stato ben felice di parlare e poi firmare”, spiega il nuovo tecnico dei bianconeri a Tuttomercatoweb.

Prima di contattarla, Perinetti ha chiesto informazioni anche a Lippi, Ferrara e Cannavaro. Tutti hanno risposto con attestati di stima importanti.
“Ferrara e Cannavaro avevano iniziato da poco e gli serviva qualcuno che li aiutasse. Lippi aveva bisogno di qualcuno che facesse un lavoro sul campo. Sono stato un collaboratore diverso dagli altri.
Negli ultimi tre anni di Cina Marcello era spesso in Italia e io stavo sul campo. Una cosa mi è dispiaciuta”.

Cioè?
“Si è detto che non alleno da dieci anni. Non è così. L’estero migliora”.

Il messaggio più bello che ha ricevuto?
“Tanti. Da Lippi a Cannavaro a Ferrara e Donadoni. Sono rimasto colpito, tutti mi hanno detto bentornato in Italia”.

Cosa le ha chiesto la società?
“Di cercare di migliorare una rosa sotto l’aspetto della convinzione. Vogliamo gettare le basi per un campionato importante per vedere se già quest’anno riusciremo a giocarci la promozione in B. Altrimenti ci proveremo il prossimo anno. Il Siena ha un ottimo organico. Ora che recuperiamo anche gli infortunati cercheremo di riprendere la corsa”.

Oggi sfidate il Gubbio.
“Il Gubbio in casa le ha vinte tutte, è una squadra di categoria, fastidiosa sotto l’aspetto dell’intensità. Dobbiamo cercare di fare bene”.

Che squadra ha trovato?
“L’impressione generale è stata di grande felicità nel vedere la disponibilità del gruppo. Singolarmente ho trovato gente che si sta impegnando, sia chi ha giocato di più e chi meno”.

Paloschi era arrivato a Siena grazie a Gilardino…
“Si comporterà da professionista, lo vedo voglioso di recuperare”.

Lei in Cina ha allenato Gilardino.
“È stata una bella esperienza perché ho conosciuto un professionista e un uomo eccezionale. Mi dispiace che sia stato io a sostituirlo, ma altrimenti sarebbe stato qualcun altro. So che ha parlato bene di me, lo ringrazio. Mi è sembrato poco corretto chiamarlo subito, gli sono affezionato. Lo chiamerò”.

Il suo modulo di gioco?
“Guardo sempre le caratteristiche dei calciatori. Non sono un estremista, cerco di sfruttare al massimo le potenzialità che ho a disposizione. Quando abbiamo palla dobbiamo gestire il gioco al di là del modulo di riferimento”.

Col senno di poi tornerebbe di nuovo in Cina?
“No. Otto anni sono stati lunghi. Era arrivato il momento che tornassi a casa e riprendessi a fare ciò che facevo prima che andassi in Cina”.

Il calcio cinese vive un momento importante di ridimensionamento.
“Il movimento calcio aveva avuto un’impennata dovuta alla politica. Poi è stato ridimensionato questo desiderio e quindi le varie proprietà si sono tirate indietro. Quindi il è cambiato tutto”.

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