Bartoletti: "Ti mando il mio antico e fraterno abbraccio, auguri Giovanni Trapattoni"

Auguri a Giovanni Trapattoni che oggi compie 85 anni.
Un’età non banale, all’alba della quale è assolutamente impossibile cercare di essere originali per descrivere un personaggio di queste dimensioni
Nessuno gli ha mai regalato nulla, sin da quando giocava a calcio a piedi nudi nei prati della Cascina Bernasciola (dove vivevano, certamente non nell’oro, undici famiglie) perché non poteva permettersi di sciupare le uniche scarpe che aveva per andare a scuola e al lavoro (come apprendista tipografo)
Il resto è storia nota: dalle giovanili del Milan, alla convocazione per le Olimpiadi, alla Nazionale maggiore, ai trionfi europei e mondiali in rossonero e a tutto quello che - di immenso - l’avrebbe aspettato come allenatore in Italia e all’estero.

E’ stato indubbiamente uno dei Grandi Padri Fondatori della patria calcistica: la proiezione verso il futuro del suo unico, immenso maestro, il Paron Rocco. Anello di congiunzione fra un calcio all’italiana che reclamava ancora i suoi diritti e la contemporaneità che sgomitava. Ha vinto tantissimo (ovunque). Si è fatto voler bene e stimare in un’epoca benedetta in cui se una bandiera del Milan andava ad allenare alla Juventus (portandola alla vittoria) e di qui passava all’Inter (vincendo in Italia e in Europa) per poi ritornare a Casa Agnelli, non veniva insultato sui social da mandrie di fannulloni.
Perché prima c’è la “persona”: sempre! O perlomeno dovrebbe essere così
Gli mando il mio antico e fraterno abbraccio